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A Marassi un pareggio di rigore e un Gillet ”supergatto”

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Lo scontro tra Sampdoria e Torino, le due neopromosse,  finisce  in un pareggio di rigore  ma con un Gillet “Supecat” , un vero gatto volante, un felino della parata che di fatto ha salvato e portato in casa granata un...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Lo scontro tra Sampdoria e Torino, le due neopromosse,  finisce  in un pareggio di rigore  ma con un Gillet “Supecat” , un vero gatto volante, un felino della parata che di fatto ha salvato e portato in casa granata un punto strameritato.GILLET SUGLI SCUDI - Se uno non avesse visto la partita potrebbe pensare: “ Ma come: il portiere del Torino è stato l’eroe di giornata con le sue parate e il Toro ha strameritato il pareggio?”  Un pensiero logico ma la realtà è un'altra. Verissimo che la Sampdoria è stata più pericolosa dei granata andando al tiro almeno 5 volte  con altrettante parate stupende di Gillet, la prima al 18’ quando sventa in angolo il tiro di Maxi Lopez dopo uno svarione di Glik, la seconda quando para al 40’ il tiro in giravolta di Estigarribia dopo errore di Darmian, la terza al 44 ‘ quando deve compiere un vero miracolo su Gastaldello dopo traversone di Maresca, la quarta al 90’  salvando la porta granata e il pareggio da un quasi autogol di testa di Ogbonna  ed infine la quinta volta al 94’ quando  deve superarsi per deviare in angolo un tiro fulmineo di Eder. Alle parate del "Supergatto” Gillet  dobbiamo in effetti aggiungere anche la traversa di Maresca su un calcio di punizione. UN BUON TORO - Eppure il Torino non è stato a guardare anzi, sopratutto nei primi 30 minuti, ha attuato un’ ottima circolazione della palla, i movimenti dei granata erano naturali e snelli, il centrocampo arginava bene in pressing gli avversari con capitan Bianchi che si sacrificava spesso nel coprire le avanzate di Cerci sulla fascia sinistra. Il centrocampo è stato per quei trenta minuti di padronanza granata mentre la Sampdoria era impacciata e statica e non trovava mai il bandolo della matassa per dare il via a delle vere azioni offensive. Poi  negli ultimi dieci minuti gli uomini di Ferrara hanno preso il sopravvento con delle ripartenze veloci e soprattutto ‘grazie’ ad una difesa granata che ha commesso troppi errori. SECONDO TEMPO - Il secondo tempo  è stato un po’ la fotocopia del primo con un Toro manovriero e veloce e una Sampdoria apparentemente in difficoltà tant’è che al 52’ dopo una bella azione del binomio Cerci - Darmian il Toro sfiora il vantaggio con il quasi autogol di Costa. E’ il preludio al gol, infatti dopo soli 15 minuti Cerci viene agganciato e steso in area di rigore dopo aver puntato e saltato il suo avversario con un dribbling secco. Rigore netto che Bianchi realizza. Il Toro a questo punto non si chiude ma prova ad ammazzare la partita con due azioni veloci nell’arco di due minuti, al 76’ con Vives che costringe la difesa doriana a rifugiarsi in angolo e al 78’ con una bella azione di Santana che mette al centro una gran palla per Sgrigna ma il tiro di quest’ultimo viene respinto. Il Toro sembra padrone del campo ma non ha fatto i conti con  la giornata no di Glik. Il polacco all’83‘ in area entra male su Eder e Calvarese decreta il rigore netto che Pozzi realizza. Poi l’arrembaggio  doriano e un Torino costretto sulla difensiva con le parate di Gillet che chiuderanno di fatto la partita.ASPETTI DA MIGLIORARE - Cosa è mancato a questo Toro? Di positivo c’è che contro la staticità dei doriani il Toro ha giocato senza dubbio meglio ma è mancato troppo nelle finalizzazioni. Un solo tiro di Cerci nello specchio della porta per giunta telefonato è davvero troppo poco per poter vincere la partita. Bianchi e Meggiorini non hanno mai ricevuto una palla giocabile in area.DATI POSITIVI - Nonostante ciò il Toro è stato ancora squadra, magari poco incisiva in attacco ma capace di stare bene in campo. Contro una difesa tutt’altro che imperforabile come quella doriana il Toro poteva senza dubbio far meglio ma il punto conquistato a Genova è prezioso. Se analizziamo bene questo piccolo scorcio di stagione si è capito che il Torino i punti sa conquistarli giocando bene. Se contiamo anche il punto di penalizzazione il Toro viaggia in perfetta media inglese contro le sue pari avversarie: +1 contro il Siena fuori casa, +3 contro il Pescara in casa e +1 contro la Sampdoria fuori casa. Poi… la sconfitta dell’Inter ma è l’Inter, e per giunta il Toro ha perso immeritatamente. Ma contro le sue pari grado il Toro sembra essere la squadra che ha il gioco più organizzato e brillante. Adesso basterà aggiustare la mira e soprattutto cercare di finalizzare bene le manovre. Cerci ha disputato per la prima volta 95 minuti e questo è anche un altro aspetto positivo.

Gino Strippoli

Foto M. Dreosti