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A Novara un Toro bifronte

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È un Toro bifronte quello visto al Piola contro il Novara allenato da Aglietti.Granata imballati e poco convincenti nella prima frazione di gioco, con il nuovo piano tattico di Ventura che é venuto a meno visti i movimenti...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

È un Toro bifronte quello visto al Piola contro il Novara allenato da Aglietti.Granata imballati e poco convincenti nella prima frazione di gioco, con il nuovo piano tattico di Ventura che é venuto a meno visti i movimenti insufficienti dei giocatori nel coprire ma sopratutto nell' attaccare gli spazi in fase di non possesso oltre a far registrare nella corsa e nel giro palla un ritmo troppo basso con lo svedese Farnerud incapace di smistare la palla di prima. Davvero troppo macchinoso e spaesato il ' regista' granata, spesso fuori dal gioco condito anche da tanti appoggi sbagliati.Il 3-5-2 è funzionale in serie A quando le giocate sono veloci e i giocatori giocano di prima. Sicuramente in questa fase della stagione le gambe non girano come dovrebbero e lo svedese cui Ventura ha dato le chiavi del centrocampo arriva da un campionato di altra qualità dove magari si ha il tempo di stoppare la palla a centrocampo e girarsi più volte prima di dare palla, in Italia questo non é possibile infatti il pressing novarese ha sempre messo in difficoltà Farnerud. La poca aggressività ha portato il Toro a subire il gioco di Aglietti con conseguente gol può in contropiede. Il gioco ha latitato e i pericoli per il portiere novarese sono arrivati dai tiri da fuori area di Cerci , per tre volte, e da Meggiorini per due volte con l' unica eccezione su un colpo di testa di D' Ambrosio che ha sfiorato il palo ma nato su calcio di punizione battuto da El Kaddouri. Ciò che é sembrato mancare nel primo tempo al Toro, oltre al ritmo di gioco, sono state le invenzioni per i due attaccanti. Discorso diverso nei secondi 45 minuti con l'entrata in campo di Bellomo, Immobile, Larrondo, Basha, Rodriguez, Maksimovic, Vives. Infatti i nuovi entrati hanno dato più vivacità e brillantezza al gioco granata, grazie sopratutto ad un eccellente Nicola Bellomo che ha fornito una prestazione soddisfacente con giocate di prima, assist per gli attaccanti, buone geometrie a centrocampo. Di questo suo dinamismo e qualità tecnica ne ha beneficiato il movimento generale della squadra che ha raggiunto il pareggio grazie al bel servizio del' ex barese per il taglio di D' Ambrosio. Davvero impossibile non accorgersi come Bellomo e Farnerud siano agli estremi opposti come qualità tecnica e visione di gioco. Farneraud sicuramente quando avrá assimilato i dettami di Ventura diventerá prezioso ma attualmente Bellomo si fa preferire. Stesso discorso va fatto per Vives certamente più in palla di Brighi anche se ad onor di cronaca dobbiamo  ricordare che l' ex romanista arriva da un infortunio e di certo non può ancor dare il suo contributo prezioso in mezzo al campo. Comunque sia il Toro dei nuovi entrati ha cercato almeno di far nascere azioni grazie a manovre corali con giocate di prima e veloci. Ottima l'intesa tra Immobile e Larrondo. I due si sono cercati e trovati più volte tant'è che il gol della vittoria é nato grazie ad una bella intesa volante tra il napoletano e l' argentino. È lecito chiedersi se i due insieme a Cerci , in un ipotetico 4-3-3, non possano diventare devastanti. Tra l'altro l' Alessio nazionale sarebbe senza dubbio piú imprevedibile e potrebbe inventare per le due punte a suo piacimento.Per quanto riguarda il reparto arretrato c' é da registrare come Rodriguez sia stato piú convincente di Bovo mentre Moretti é una garanzia, buona anche la prestazione di Maksimovic. Per quanto riguarda il portiere Padelli ha dimostrato sicurezza tra i pali, quando si tratta di parare con le mani , ma davvero molto insicuro quando si tratta di giocar palla con i piedi.Tutto sommato i 90 minuti contro il Novara dovranno servire a Ventura per oliare meglio i meccanismi di gioco e far assimilare meglio il sistema di gioco ad alcune  pedine. I giocatori ci sono , manca il terzino sinistro,  ma a breve dovrebbe arrivare, e forse il portiere.   Gino Strippoli (foto M.Dreosti)