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Il 2 a 0 con il quale i bergamaschi di Mondonico si sono imposti all'Avellino sul campo neutro di Perugia nell'andata dei playout di serie B, lascia spazio a diverse riflessioni. Premesso che gli irpini non sono il Catania a livello tecnico e...
Il 2 a 0 con il quale i bergamaschi di Mondonico si sono imposti all'Avellino sul campo neutro di Perugia nell'andata dei playout di serie B, lascia spazio a diverse riflessioni. Premesso che gli irpini non sono il Catania a livello tecnico e che i rossoazzurri hanno meritato la promozione per il gioco espresso e la costanza avuta nell'arco della stagione, ci si può chiedere, in libertà: quanto ha influito il fatto di giocare in condizioni ambientali assolutamente serene? Le cronache sulla partita mettono in evidenza la libertà mentale con cui l'Albinoleffe ha affrontato la partita, di contro il nervosismo eccessivo dell'Avellino (ricorda niente?): "l'Albinoleffe - scrive Gennaro Bozza sulla Gazzetta dello Sport - dimostra che basta giocare a pallone, semplicemente, in maniera pulita, come i ragazzini, per divertirsi e vincere". L'Avellino è una "squadra nervosa", risente di "una tensione innaturale", mentre i bergamaschi sono "più rilassati, lo si nota dalla 'leggerezza' delle loro azioni".
Tra l'altro, i seriani hanno disputato un ottimo secondo tempo (ricorda nulla?): "decisiva la ripresa - scrive Mario Mariano su Tuttosport -. [...] Mondonico ha invitato i suoi a non perdere la testa, a mantenere le distanze fra i reparti. L'Albinoleffe si è fatto più pericoloso in contropiede".
Particolare: al "Curi" c'erano oltre 7 mila tifosi irpini e 30 (!) dell'Albino. Alla fine i biancoverdi hanno applaudito la squadra di Mondonico, eppure ora hanno un piede e mezzo in serie C (provate a pensare cosa sarebbe successo in altri campi). Detto questo, il Catania ha meritato la serie A, ma sarebbe stato curioso vedere contro i rossoazzurri lo stesso Albinoleffe riposato e sereno di ieri sera.
LA SQUALIFICA DI GRAUSO
Curioso che a una settimana di distanza, il giocatore del Mantova Grauso sia stato squalificato perchè un collaboratore dell'Ufficio Indagini ha scritto nel suo rapporto che nel sottopassaggio che porta agli spogliatoi nell'intervallo di Mantova-Modena il centrocampista virgiliano "dopo aver spinto e strattonato per la maglia un avversario (Pivotto, ndr) lo faceva urtare contro la parete del tunnel medesimo". Si deduce che a Mantova si sono viste cose ben peggiori che a Catania dove, ufficialmente, nulla è accaduto.
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