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TURIN, ITALY - MARCH 14: Nicolo Barella of FC Internazionale competes for the ball with Nicolo Murru of Torino FC during the Serie A match between Torino FC and FC Internazionale at Stadio Olimpico di Torino on March 14, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Claudio Villa - Inter/Getty Images)
Quando rallenta il propro ritmo in campo il Torino fatica e a maggior ragione non potrà rallentare allo stadio "Giuseppe Meazza" di San Siro contro l'Inter di Simone Inzaghi. Quest'aspetto è emerso anche nella gara contro l'Hellas Verona e l'ha rilevato Ivan Juric in conferenza stampa. Il tecnico croato ha dichiarato: "Quando dobbiamo rallentare per le caratteristiche che abbiamo facciamo fatica e perdiamo anche le abilità che abbiamo in inserimento e aggressività". Il Torino se va sottoritmo risulta meno efficace nei suoi punti di forza. L'inserimento dei centrocampisti è un'arma imprescindibile della squadra granata, così come il lavoro sulle seconde palle. Il Torino gira a pieno motore quando arriva primo sulle seconde palle, mentre fatica quando è in ritardo perché significa aggredire meno in avanti rispetto allo standard abituale che tanto mette in difficoltà gli avversari.
RENDIMENTO - Al "Meazza" servirà un Torino da battaglia ma nello stesso tempo accorto. I granata dovranno mantenere l'equilibrio durante l'arco dei novanta minuti. In questo senso Bremer e compagni sono stati sempre abbastanza ordinati e anche nelle numerose trasferte perse fin qui hanno dimostrato di saper coprire bene la superficie del campo. Il Torino formato trasferta, soprattutto contro le big del torneo, si è sempre fatto apprezzare (pensiamo ad esempio alla gara di Napoli), mentre ha maggiormente faticato contro squadre rognose e di livello, almeno classifica alla mano, inferiori (tra le partite più deludenti della stagione ci sono state d'altronde quelle di Venezia, La Spezia e Cagliari). In altre parole i granata hanno dimostrato di sapersi esprimere molto bene contro le formazioni più quotate. Considerati i numeri dell'Inter è chiaro che servirà una mezza impresa: i nerazzurri hanno vinto 18 partite interne di campionato nel 2021 e soltanto due squadre nella storia della Serie A hanno vinto più incontri in casa in un singolo anno solare, la Juventus nel 2016 (20) e proprio il Torino nel 1948 (20).
PRIMA DELLA CLASSE - Dal canto proprio l'Inter nel 2021 è stata una macchina da gol. Ha sfondato quota 100 reti nell'anno solare in Serie A. Ha già raggiunto quota 103 reti e nel campionato in corso ne ha già realizzati 48 (2.67 in media a gara, 10 reti in più rispetto all'Atalanta, seconda nella speciale graduatoria). Tutto questo deriva da un numero di tiri impressionante: 315, di cui 124 in porta. Una produttività offensiva testimoniata anche da altri due dati: 30 assist, ovvero passaggi vincenti, sfornati e 116 corner; in entrambi i casi nessuno in Serie A è stato più incisivo. L'Inter, come già accadeva con Antonio Conte, lavora molto sulle corsie esterne: sforna tanti cross ed è fortissima nel gioco aereo (già 12 timbri di testa). Questi numeri certificano in modo vivido la forza dell'Inter di Inzaghi, ma forse nessuna squadra come la versione bella del Torino di Juric può mettere in difficoltà la capolista, rendendo più difficile del previsto l'ultimo compito del 2021 nerazzurro.
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