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A Udine il Toro è pronto a stupire

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L’editoriale di Gino Strippoli / Mazzarri ritrova i Pozzo e ‘medita’ solo vittoria

A volte i matrimoni durano molto e a volte poco: quello di Walter Mazzarri con la famiglia Pozzo e con il Watford è durato pochissimo e probabilmente si è concluso con l’amaro in bocca per l’allenatore granata. Il tecnico granata si presenta a Udine con il suo Toro carico e voglioso di vincere e confermare ciò che si è visto dall’inizio di questo campionato, ovvero una squadra unita in ogni reparto, molto equilibrata e capace di affondare colpi pesanti in rete, ma soprattutto in grado nei momenti di difficoltà di saper reagire con forza (quello che ha dimostrato sia con la Roma che con l’Inter). Adesso il mister granata ha la sua squadra e la sta cercando di modellare al meglio per realizzare una stagione da protagonisti.

La partita contro l’Udinese arriva dopo la pausa per la  Nazionale e il Toro avrà ancora indisponibili Ola Aina - in ripresa e convocato - e Ansaldi, e per questo sulla fascia sinistra Mazzarri sarà dovrà probabilmente adattare ancora una volta Berenguer che proprio terzino non è, visto che ha nelle sue capacità tecniche quelle di affondare in avanti con buona velocità e dribbling piuttosto che difendere sugli avanti avversari, anche perché poco sorretto da prestanza fisica. Il ragazzo è un buon giocatore e Mazzarri sta cercando di completarlo come calciatore proprio sulla fase difensiva, un po' come fece a Napoli con Maggio, che nacque esterno alto e divenne un ottimo cursore di fascia capace di offendere e difendere. Vedremo.

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La squadra allenata da Velazquez ha gli stessi punti del Toro e la stessa differenza reti, 3 fatte e 3 subite: sicuramente come organico e come gioco il Toro è superiore, ma quella bianconera non è compagine da sottovalutare, anzi sono proprio queste le partite cui diffidare. Se la difesa granata, compreso Sirigu, sembra ben registrata ancora manca qualcosa a quello che potenzialmente può dare il centrocampo granata, visti gli elementi di qualità e quantità che ha in organico.

Non dispiacerebbe provare a vedere un Baselli nelle vesti di regista in mezzo al campo a dettare schemi di gioco con al suo fianco Meitè e Rincon. In attesa di vedere magari il trio d’attacco Falque-Belotti-Zaza, già a Udine Mazzarri potrebbe utilizzare Soriano al fianco dello spagnolo con il Gallo unica punta. Chiaro che l’ex Villareal dovrebbe sacrificarsi e in fase di non possesso mettersi in mediana aiutando Baselli e Meitè. Un modulo, quello dei due trequartisti e un'unica punta, che consentirebbe al Toro di mantenere gli equilibri a centrocampo ma anche di creare più occasioni da gol.