In undici contro dieci per circa 80 minuti il Torino contro il Verona ha vinto bene e se volgiamo dire che ha giocato bene possiamo anche dirlo ma è una vittoria che non fa testo perché tornando ai primi 15 minuti del primo tempo in parità numerica la partita recitava un pareggio per 1 a 1 con il Verona che se la stava giocando bene con il Toro. Poi la superiorità tecnica dei granata e quella territoriale per l’espulsione di Dawidowicz ha fatto il resto con i granata che hanno trovato spazi in ogni parte del campo con belle sovrapposizioni e un Lazaro ispiratissimo capace di regalare un assist al bacio per Zapata al secondo gol in campionato. La manovra del Toro è stata limpida per tutto il primo tempo grazie ad una sicurezza dettata da un Ricci sempre più play che ha fatto girare bene la squadra. Non male Ilic anche nei primi 45 minuti, poi ilo serbo come spesso avviene si è spento nel corso della partita. Molto meglio le fasce rispetto a Lecce con Lazaro a destra e Borna Sosa a sinistra che ha scodellato dei buoni palloni in centro area. Il croato ha piedi buoni e quando gli crescerà la condizione potrà essere anche decisivo.
CONTROCORRENTE
A Verona la vittoria dei tre bomber. Ma che spirito gli scaligeri
La partita contro il Verona doveva essere un test importante per il Toro in realtà come scritto in precedenza è stato un test nullo, perché si è arrivata la vittoria con tre gol uno più bello dell’altro ma vedendo la verve e lo spirito messo in campo dall’Hellas nel secondo tempo con 10 giocatori allora qualche perplessità può esserci. Da solo Belahyane, 20 anni, ha iniziato a dare luce nel buio a centrocampo, sradicando palloni su palloni e lanciando in avanti i propri compagni. Dal 70' al 74' il Verona ha schiacciato il Toro nella propria area conquistando tre calci d’angolo. Il Toro in quel momento aveva abbassato il ritmo e gli scaligeri avevano trovato le giuste distanze. Meno male che ci ha pensato poi Che Adams a mettere al sicuro il risultato perché il pasticcio combinato da Masina sul finire ha fatto gonfiare la rete alle spalle di un incolpevole Vanja grazie ad un bel triangolo tra Belahyane e Moschera, e meno male che si era al 93’. A qualcuno sarà venuto in mente il famoso pareggio di anni fa tra le due squadre con i granata in vantaggio per tre a zero e capaci di farsi raggiungere.
Ecco perché la vittoria è giusto brindarla e incamerare i tre punti che portano il Toro a 11 punti in classifica ma guai a esaltarsi e fare voli pindarici. Oggi questo Toro ha una garanzia che sta nel suo allenatore che è bravo ma è una squadra che deve ancora trovare la sua dimensione e per adesso ha trovato le vittorie ma non sempre ha convinto pienamente.
Bravo Walukiewicz, alla sua prima da titolare, sia in fase difensiva che in offensiva dove ha sfiorato per due volte il gol con due belle incursioni. Buona la prestazione di Maripan che ha parte una disattenzione iniziale ha tenuto bene il campo per 90 minuti comandando bene la difesa.
Alla fine è stata la vittoria dei tres ombres: Zapata, Sanabria e Adams, tre gol di pregevole fattura. Dello scozzese è piaciuto molto come è entrato in campo e subito nel vivo del gioco segnando un gran gol. Zapata ha fatto la sua ennesima rete di testa, ha dato l’assist a Sanabria e lo zampino ce lo ha messo anche nel gol di Adams. Che dire, è il vero capitano di questo Toro. Un bravo anche ad un ex giocatore del Toro Zanetti, oggi allenatore del Verona. La sua squadra è stata indomita fino alla fine e sicuramente affrontando con questo spirito il campionato farà sicuramente bene.
Occhio a questo ragazzo Belahyane, diventerà un grande giocatore.
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