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Abate: ‘All’attacco, ma non a testa bassa’

Redazione Toro News

di Alessandro Salvatico e Edoardo Blandino

 

Dopo una gara sottotono contro la Reggina, Ignazio Abate è tornato quello che i tifosi hanno ammirato nelle...

"di Alessandro Salvatico e Edoardo Blandino

"Al riguardo dei tifosi, Abate ha un’opinione differente rispetto a quella di Rosina, che afferma essere più facile giocare in trasferta: “No no, io le giocherei tutte in casa! I tifosi, all’inizio, dovranno darci una grande mano. Ma starà a noi renderli euforici, facendo una grande partita”. Il famoso problema mentale… “Contro l’Inter e le altre grandi squadre non hai niente da perdere, quindi giochi tranquillo; quando devi vincere invece no. In ogni caso non è una giustificazione per certe partite, questa, ma è così”.

"Le ragioni delle difficoltà sono anche tattiche, non solo psicologiche: “In casa contro le piccole facciamo fatica perché si chiudono -spiega il biondo laterale-, mentre contro le grandi si può sfruttare di più il contropiede. A Milano, se Maicon non fosse riuscito a intervenire, Rosina sarebbe andato dritto in porta”. Il laterale parla del momento granata: “La partita contro la Reggina può averci insegnato qualcosa; però il Torino arriva da tre pareggi, quindi per come la vedo il bicchiere è mezzo pieno”.

"Abate torna a ripetere il concetto che sembra stargli più a cuore, relativamente alla gara di domenica: “Dovremo attaccare con attenzione. Non è detto che fare una gara arrembante sia la cosa giusta: pensate, per esempio, alla partita contro il Cagliari, quando alla fine siamo rimasti fregati”. La missione è chiara. Ma non semplice. “Dobbiamo fare tre punti. Ma anche tanta attenzione, perché Langella e compagnia sono forti in contropiede; la partita -ripete- va interpretata nel modo giusto”.

"Terminata la conferenza, la squadra va ad allenarsi. Non sui campi della Sisport, però, allentato dalle piogge, ma su un campo sintetico, probabilmente in via Passo Buole.