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di Alessandro Salvatico
Si trova a Pechino, ora, Ignazio Abate. Figlio d’arte (il padre è stato, tra l’altro, riserva di Zenga...
"di Alessandro Salvatico
"Si trova a Pechino, ora, Ignazio Abate. Figlio d’arte (il padre è stato, tra l’altro, riserva di Zenga all’Inter per diversi anni) , ha esordito nel torneo olimpico contro l’Honduras, dopo aver collezionato due gettoni di presenza con l’Under 21. Il prossimo impegno, suo e della squadra, sarà l'incontro valevole per i quarti di finale contro il Belgio.
"Ignazio cresce nelle giovanili del Milan, ma non sarà mai aggregato alla prima squadra; già 18enne, infatti, viene prestato al Napoli, in Serie C1, dove gioca praticamente titolare (32 presenze) nonostante la giovanissima età. Transita per Genova, sponda blucerchiata, poi gioca una stagione a Piacenza ed una a Modena, entrambe in B, buona specialmente la seconda. Buona abbastanza da meritagli la massima serie: l’Empoli acquista dal Milan la metà del cartellino, e gli concede 24 presenze (con una rete, peraltro da 3 punti, a Marassi contro il Genoa) in una stagione strana e sfortunata per i toscani. Le sue doti, mostrate anche con la maglia azzurra di ogni categoria (Under 18, 19, 20 e 21) accendono l’interesse del Torino, che si rivolge tanto al Milan quanto all’Empoli. I rapporti con i toscani, però, sono tesi in quei giorni, complice la vicenda-Pozzi (rapporti che ormai son tornati distesi), e ad aggiungere difficoltà ad una trattativa che già non si aggiunge semplicissima arriva, a sorpresa, il riscatto del Milan della metà empolese, e poi un ovvio tira-molla con il procuratore del giocatore stesso. Ma alla fine, il centrocampista beneventano approda in granta. Virtualmente, perché l’Olimpiade non gli ha ancora permesso di toccarlo con mano.
"E’ stato un giocatore fortemente voluto da Urbano Cairo, come detto. Ma che giocatore è, Ignazio Abate? Tra tanti calciatori dal ruolo difficilmente definibile, lui è uno degli ormai rari ad averne uno che gli si attaglia al 100%: ala. Classica ala destra. Giocatore di fascia, quando era a Napoli puntava tutto sulla fase offensiva, risultando a volte un po’ svagato nei rientri, ma poteva essere comprensibile, a 18 anni; ad Empoli ha dimostrato di essere migliorato molto anche nei ripiegamenti. Non un grande feeling col gol, ma nemmeno grossi problemi in tal senso. E dove potrebbe giocare nel Torino di De Biasi? Se lo schema messo in campo dal tecnico di Sarmede sarà il 4-3-3, il biondo laterale potrà essere facilmente integrato nel tridente offensivo, come alternativa a Rosina o Di Michele; ruoli a centrocampo sarebbero difficilmente praticabili. Ma Abate potrebbe essere l’elemento che scompiglia le carte della tattica, o meglio rappresentare un’alternativa allo schieramento ipotizzato, permettendo di passare ad un 4-4-2 anche a gara in corso. La sua utilità sulla carta non è in discussione, ora ne aspettiamo il rendimento sul campo, ché, per quanto le premesse siano buone, tutto è ancora da dimostrare.
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