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Abate presentato alla stampa

Redazione Toro News

Oggi pomeriggio, al centro Sisport, è stato presentato alla stampa il nuovo acquisto del Torino Ignazio Abate, appena rientrato dalla sfortunata spedizione olimpica dell’Under 21 azzurra. Ha introdotto il ds...

Oggi pomeriggio, al centro Sisport, è stato presentato alla stampa il nuovo acquisto del Torino Ignazio Abate, appena rientrato dalla sfortunata spedizione olimpica dell’Under 21 azzurra. Ha introdotto il ds Pederzoli, per poi lasciare la parola allo stesso Abate.PEDERZOLI. ‹‹La parola giusta è “finalmente”. Di Ignazio si è parlato tanto, volevamo presentarlo prima ma era impegnato alle Olimpiadi con la nazionale. Abbiamo fatto un investimento importante perché siamo convinti di lui. Ora è infortunato, ma è già bello che sia qui con noi, oggi inizia la sua avventura››. Poi una domanda sulla trattativa in sé, su chi ha influito con la propria volontà sul suo acquisto. ‹‹La decisione è stata presa in comune – risponde Pederzoli – come tutte le decisioni che vengono prese al Toro. Siamo contenti di aver preso un giocatore importante. Nazionale maggiore? Potrebbe certamente arrivarci, ma se giocherà al meglio non avrà difficoltà ad effettuare il “salto”››.ABATE. ‹‹Al momento sono un po’ combattuto – esordisce – perché siamo usciti dalle Olimpiadi, alle quali tenevamo molto, anche perché eravamo partiti convinti di poter arrivare fino in fondo. La partita col Belgio è andata così, ma il calcio è questo. Il villaggio olimpico è stato un’esperienza bellissima. Ora sono a Torino, e voglio fare bene››. Sull’infortunio. ‹‹Rispetto a quello patito a Piacenza, ora sono più ottimista, perché sento sensazioni diverse. Spero di recuperare entro la prima di campionato, ci sono ancora due settimane di tempo. La risonanza magnetica dirà se potrò farcela o no (Abata si sottoporrà agli esami subito dopo la conferenza stampa, ndr)››. Inevitabile la domanda sulla questione del momento, i calciatori in prima classe sul volo di ritorno da Pechino. ‹‹Petrucci ha pagato a tutti lo stesso biglietto, se poi la Federcalcio ha voluto pagare la differenza, buon per noi. Basta metterci in mezzo in queste polemiche, se la vedranno tra loro le federazioni››. Quindi, il Toro. ‹‹L’avventura qui non inizia molto bene, perché arrivo dalla delusione olimpica, ma ora voltiamo pagina. Conoscevo già alcuni giocatori granata. Non mi spaventa la concorrenza, anche se qui ci sono grandi giocatori come Stellone, Amoruso e Di Michele, quando si gioca in queste squadre è inevitabile dover passare qualche partita in panchina. Ma sono qua per dare una mano, e voglio mettere in difficoltà il mister. Posso giocare nel tridente in avanti e come esterno di centrocampo, e nelle giovanili ho fatto anche il centrale››. Qualche domanda sulla trattativa tra Toro e Milan. ‹‹Sono contento che Galliani abbia voluto credere in me. Tornato a Milano c’erano tante offerte, ma io volevo andare in prestito. Poi si è fatto avanti il Torino che è una squadra prestigiosa con un progetto ambizioso, ed ho scelto per la comproprietà. Mio padre mi ha suggerito di venire qui perché è una piazza prestigiosa con grandi tifosi. Dopo una lunga trattativa non vedevo l’ora di arrivare in granata››. ‹‹Obiettivi? Salvarsi il prima possibile e crescere facendo esperienza. Ma la cosa principale per me è il bene della squadra››. Infine su Pozzi. ‹‹Con lui ho fatto tanta esperienza a Milano, Napoli ed Empoli. Il Milan non lo ha riscattato, sono scelte che dipendono dalla società. Lui sarebbe felicissimo di venire al Torino, e in serie A ha dimostrato di poterci stare e far bene, ma la cosa più importante per lui ora è recuperare dall’infortunio››.