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Adiós hombre Bianchi!

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Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

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Adiós hombre Bianchi, adiós capitano granata, adiós hombre dal cuore granata. Tutto lo stadio in piedi al giro d’addio di Rolando Bianchi, tutti ad applaudire “Rolly” all’ultima partita vestita nel granata del Toro. Si è conclusa la sua avventura contro il Catania di Maran, ed è finita regalando al Toro ancora un punto, con il suo gol del pareggio, evitando così una sconfitta al’ultima giornata di campionato. Undici gol  porta in dote in questo campionato, una doppia cifra che la dice lunga su cos’è e cosa ha dato Bianchi al Toro, sebbene schierato in un ruolo da centravanti di movimento di certo non suo. Settantasette i gol complessivi in maglia granata, non pochi. Sicuramente il centravanti granata è un uomo che è entrato nel cuore  di tutti i tifosi granata, e ai detrattori di questo ragazzo dico solo che il prossimo anno bisognerà trovare un altro ‘attore’ di calcio capace di fare almeno 11 gol, cosa sempre molto difficile. Ma non solo i gol. Il Toro aveva trovato in Bianchi un simbolo, un giocatore bandiera amato e preso da esempio anche dai bimbi. Una squadra di calcio si fa anche con questi giocatori che amano la maglia e che credono nella storia del Toro. Bianchi di fatto è stato praticamente regalato ad un'altra squadra ed il prossimo anno da molti sarà rimpianto. Peccato, come peccato non averlo visto giocare dall’inizio  della partita con il Catania. Ventura in proposito ha detto che questa era un occasione per vedere all’opera dall’inizio della partita Jonathas , Caceres e Bakic per valutarli. Ebbene li abbiamo visti e a parte Bakic alla prima partita in granata, e non giudicabile visto che al ragazzo ha giocato brutti scherzi l’emozione dell’esordio, facendogli sbagliare alcuno appoggi elementari ma ha anche fatto vedere alcune cose importanti soprattutto attaccando gli spazi sulla sinistra, abbiamo capito che Jonathas sarà importante averlo ancora in giocatore granata solamente per ottenere Weiss da Raiola e non certo per le sue qualità viste contro il Catania: sempre anticipato dai difensori sia di testa che con palla a terra, palle mai controllate bene e stop ridicoli, sponde sbagliate per i compagni, mai un tiro  o un accenno di tiro in porta, incapace di attaccare gli spazi insomma  tutto il contrario di un giocatore brasiliano. Certo che servisse per arrivare a Weiss allora ben venga la sua riconferma come quarto attaccante, mentre Caceres visto contro la squadra di Maran fa sembrare il tanto discusso Masiello una sorta di campione.

Ci sarà tanto da fare in sede di mercato  in questo Toro per galleggiare il prossimo anno nella parte sinistra  della classifica. Almeno questa era l’idea del Mister Ventura ( toro con 4 acquisti di qualità per fare un campionato sulla sinistra) ma già in conferenza stampa ha precisato che in base ai giocatori che avrà a disposizione della società, tra conferme e nuovi arrivi si potranno capire gli obiettivi del prossimo campionato. Viene da chiedersi allora quale Toro ci sarà il prossimo anno. Ci sarà la voglia di migliorare la qualità di questo Toro con un organico più forte o si cercherà nuovamente di ottenere come obiettivo primario una salvezza risicata come quest’anno?

La conferma o meno di Cerci “IL Magnifico” , autore di otto gol in questo campionato ma anche capace di imprimere alla squadra le azioni più ficcanti in attacco,  sarà il peso da mettere sulla bilancia granata per valutare il futuro nel prossimo campionato. Un addio anche del “Magnifico” avrebbe ricadute sicure anche sui tifosi, già scontenti di aver perso Bianchi. Oggi come oggi la società granata, dopo aver centrato per due anni consecutivi gli obiettivi ( risalita in A e conferma ) deve centrare il terzo obiettivo ovvero fare la squadra per stare nella parte a sinistra della classifica, solo così si può conquistare la fiducia del popolo granata.  Rompere gli indugi e costruire e non ricostruire la squadra.  A uomini base da confermare come Darmian, D’Ambrosio, Glik, Barreto, Cerci, Gazzi, Gillet, Basha, Rodriguez, Santana, oltre ai giovani Menga e Diop ( Bakic è dato per partente verso Firenze) bisognerà aggiungere altri giocatori di qualità ed esperienza, ciò vuol dire mettere le mani nel portafoglio e fare un mercato da almeno 20 milioni di euro tra nuovi acquisti e riscatti delle comproprietà. Tenendo presente che almeno 25 milioni di euro arriveranno dai diritti televisivi e la vendita di Ogbonna dovrebbe portare nelle casse granata almeno 10 – 15 milioni ecco che le potenzialità economiche per rinforzare  realmente la squadra ci sarebbero. Il campionato è finito la squadra ha centrato la salvezza , il suo obiettivo, adesso la palla dal rettangolo di gioco si sposta su altri campi e se la devono giocare sul tavolo del mercato l’accoppiata Petrachi e Cairo, tocca a loro centrare l’obiettivo! Certo che perdere Bianchi così…..è un vero peccato!

 

Gino Strippoli

(foto Dreosti)

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