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di Paolo Morelli
In tema natalizio, non possiamo che esordire citando Luigi Del Neri, allenatore dell'Atalanta. «I guardalinee mangiano troppo panettone: facciano...
di Paolo Morelli
In tema natalizio, non possiamo che esordire citando Luigi Del Neri, allenatore dell'Atalanta. «I guardalinee mangiano troppo panettone: facciano un po' di dieta e corrano di più». E il riferimento è alle colossali amnesie del guardalinee durante la partita contro la Juventus, persa per 3-1. Svista su Marchionni e rigore non concesso. Non curante della rabbia atalantina, Nicola Legrottaglie, come se nulla fosse successo, ha dichiarato: «Il gol me lo sentivo nell'aria. Nel primo tempo ci ha dato fastidio il sole, vedevamo solo una palla di fuoco che accecava gli occhi, ma siamo stati bravi a soffrire senza subire. Sono contento per la rete, così ho potuto mostrare la maglia con il mio messaggio: Gesù vive, non è solo una statua nel presepe». Chi invece è sembrato una bella statuina - nel presepe calcistico -, oltre al guardalinee di Bergamo, era il collega di Siena, che non ha visto l'immenso (immenso!) fuorigioco di Maicon in occasione del gol della vittoria nerazzurra. Perché non provare con la dieta di Del Neri?
Ma Cobolli Gigli e Moratti non ci stanno. Spicca lo juventino, che dichiara: «Le partite è meglio vincerle sempre e in qualsiasi momento, anche all'ultimo minuto e anche per fuorigioco». Complimenti per il fair-play. Si giustifica però dicendo: «So che non è un discorso molto sportivo (ci mancherebbe!, N.d.R.) ma è molto pragmatico, e nel calcio ci vuole anche questo». Non si sa se si riferisca al pragmatismo o ai gol in fuorigioco. Massimo Moratti spiega: «Quello di Siena è stato un incidente in buona fede, ben diverso da quello che succedeva anni fa». Ma a richiamare i due presidenti all'ordine, ci pensa il garante dell'etica professionale Luciano Moggi. «Errori e aiutini vari ci sono sempre stati e l'unica cosa che varia è l'interpretazione che ad essi viene data». Quindi gli aiutini vanno bene, tanto «ci sono sempre stati». Avanti Savoia!
Il regalo di Natale se lo fa il Milan, che sfarzosamente accoglie David Beckham. I giornali impazziscono e tirano fuori il "flirt" tra il calciatore/divo inglese e Ilaria D'Amico. Come se Tiger Woods venisse in Italia e uscisse con Elisabetta Canalis. Pare che Victoria Adams si sia opposta ad uno show di Sky condotto dalla D'Amico per presentare il nuovo acquisto del Milan. Victoria sapeva chi fosse la D'Amico? L'agenzia americana che cura gli interessi di Beckham ci toglie il dubbio chiedendo «chi è D'Amico?». E quel «Non voglio la D'Amico» riportato il giorno prima su «Repubblica» sa tanto di bufala. Ma non basta, perché ci si mettono anche i giornali stranieri. Il «Sun» ha criticato «l'eccessiva ed eccitata gestualità dell'Italian Tv Babe», per non parlare del «Daily Star» che ci è andato pesante col titolo «Oh Becks, show me Goldenballs». Tutto ciò, sa di perfetta trovata pubblicitaria. E che non si dica in giro che gli italiani non sappiano fare pubblicità!
Menzione d'onore finale per Felipe Melo. Nella partita Sampdoria-Fiorentina sul punteggio di 0-1 a pochi minuti dal termine, il giocatore viene atterrato al limite dell'aria, si alza ed esulta come un matto in direzione della curva. Poi si gira, e l'arbitro (ridendo) gli dice che non è rigore, ma punizione dal limite. La prossima volta, meglio guardare l'arbitro, prima di esultare. Ma almeno ci ha regalato un sorriso, che sotto Natale fa sempre bene.
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