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All’attacco della Samp

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
Pochi giorni ancora e il Toro sferrerà il suo attacco alla Sampdoria dell’ex bianconero Ferrara. Molti sono i motivi per battere i blucerchiati. Primo fra tutti è riprendere la strada dei tre punti lasciata contro il Pescara...

Pochi giorni ancora e il Toro sferrerà il suo attacco alla Sampdoria dell’ex bianconero Ferrara. Molti sono i motivi per battere i blucerchiati. Primo fra tutti è riprendere la strada dei tre punti lasciata contro il Pescara recuperando anche ciò che è stato perso contro l’Inter; poi c’è ancora quella vecchia ferita, per noi sempre attuale e mai rimarginata, del gol annullato ad Aldo Agroppi nella stagione 1971–72: la palla era stata respinta da Lippi mezzo metro al di là della linea di porta. Un gol che fece perdere lo scudetto al Torino di Giagnoni. Ancora oggi nonostante ci siano immagini eloquenti “qualcuno che sa di bianconero” continua a asserire che non era gol...

 

In questa sfida c’è un misto di blucerchiato-bianconero che i tifosi del Toro vedono con gli occhi rossi di furore. Poi c’è da continuare quella via intrapresa lo scorso anno che ha visto il Torino sempre vincitore contro la Doria. Ed ancora c’è da prendersi la rivincita sullo smacco di mercato legato al nome di Lopez. La Sampdoria di oggi è più forte dello scorso anno e gli innesti di Maresca, Estigarribia ed, appunto, Maxi Lopez, hanno dato alla squadra un valore importante sia in fase offensiva che per gli equilibri di centrocampo. Una partita che i giocatori del Torino dovranno affrontare con la giusta sagacia tattica legata ad una fase offensiva fatta di ripartenze veloci sulle fasce di Santana e Cerci (se quest’ultimo, come sembra, inizierà la partita dal primo minuto) e dagli  inserimenti centrali di Vives e Sansone con Bianchi a fare da vero centro-boa con all’occorrenza le puntate a rete. Questo nel caso Brighi a centrocampo non risolvesse il problemino lombare che lo ha fermato. Se Brighi fosse della partita allora l’asse di centrocampo potrebbe essere formata dallo stesso giocatore romano con Gazzi  e Vives  con un tridente d’attacco formato da Sansone Cerci e Bianchi. Un modulo che rappresenterebbe nient’altro che un 4–2-4 più equilibrato visto che Vives si schiererebbe sulla sinistra per frenare le avanzate dell’ex bianconero Estigarribia. Santana sarebbe poi pronto a subentrare nella ripresa per dar man forte alla squadra. L’argentino, che è pedina fondamentale di questo Toro, visti i problemi fisici in cui è incorso nel passato, è un giocatore da gestire al meglio anche se ha iniziato la stagione a grandi livelli. Il campionato è lungo per cui potrebbe essere lasciato in panchina per un turno di riposo.

 

Comunque contro una squadra come la Sampdoria avere un centrocampo più robusto farebbe aumentare di molto le chance di vittoria e soprattutto la governabilità del centrocampo , fulcro del gioco e delle vittore, sin qui, doriane. La Sampdoria sta viaggiando a gonfie vele ma spesso il troppo entusiasmo può farti volare oltre il terreno di gioco e di questo potrebbe avvantaggiarsene la squadra di Ventura che dopo la sconfitta di domenica scorsa, dovuta più a un paio di errori granata che a meriti interisti, sarà più accorta nella gestione della palla.

 

Gino Strippoli

 

(foto Dreosti)