- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
toro
"Il calcio, si sa, è fermo a causa dell'emergenza coronavirus. I giocatori del Torino lavorano nelle proprie abitazioni e tra loro c'è Lyanco a meritare un approfondimento in più. Il lavoro del brasiliano, infatti, si sta concentrando anche e soprattutto sulla prevenzione di infortuni. Un pericolo da non sottovalutare per ogni atleta, dopo un periodo così lungo senza lavoro sul campo; discorso che vale ancor di più per il difensore, che è stato bersagliato dalla sfortuna nella sua avventura al Torino. Per questo lo sta seguendo da mesi un preparatore personale, il brasiliano Amil Henrique Lopes, che oggi si concede ai microfoni di Toro News per raccontarci le particolarità di quanto stanno facendo insieme, a Torino, in vista del rientro in campo con i compagni.
Amil, da quanto lavora con Lyanco?
"Con Lyanco ci siamo incontrati per la prima volta con la Nazionale Olimpica, per cui io lavoro. Da quel momento siamo rimasti in contatto e nello scorso dicembre sono arrivato a Torino, per aiutarlo a superare l'ultimo infortunio, la lesione al legamento collaterale mediale del ginocchio destro (causata da un duro scontro di gioco mentre giocava con il Brasile al Torneo di Tenerife, a novembre ndr)".
Il suo è stato un recupero più veloce del previsto: a metà gennaio era ormai pronto a tornare in gruppo.
"Assolutamente, il giocatore si è ripreso brillantemente da un infortunio grave (poco meno di due mesi ndr), perdipiù senza bisogno di sottoporsi ad alcun intervento chirurgico. La sua ripresa è stata veloce ma non affrettata, è stato importante aver agito con responsabilità".
Quindi adesso Lyanco è completamente ristabilito?
"A questo proposito vorrei sottolineare una cosa, che mi preme particolarmente e che vorrei fosse chiara: gli infortuni di Lyanco sono roba ormai smaltita. Vorrei anche aggiungere che la grande maggioranza dei problemi fisici non sono dipesi da lui: prendiamo ad esempio l'ultimo infortunio (QUI trovate il video), è stato un trauma subito in modo sorprendente, con un intervento di un giocatore argentino sicuramente esagerato".
Parliamo quasi di un "nuovo" Lyanco in pratica...
"Se parliamo del Lyanco di adesso, dobbiamo tenere presente che abbiamo davanti un atleta nuovo, concentrato e che si impegna come sempre, ma che si è lasciato alle spalle i fastidi fisici del passato. Ha voltato pagina ormai, chiunque parla di Lyanco oggi, deve parlare di un atleta che lavora duramente per la squadra e per mantenere alto il suo livello in campo. Non ci devono essere pregiudizi sul suo conto, non è un giocatore che si 'rompe' spesso, è un grande giocatore con la testa rivolta a grandi obiettivi".
Lei è a Torino?
"Sì, mi trovo a Torino attualmente".
Come fate a coordinarvi per gli allenamenti, anche voi in videoconferenza?
"No, abitiamo nello stesso palazzo. Questo facilita molto il mio compito, anche in questo periodo difficile nel quale bisogna rispettare molte regole. Vivendo vicini, possiamo intensificare i ritmi di allenamento svolgendo adeguati carichi di lavoro".
Su cosa si sta focalizzando maggiormente?
"L'allenamento è sempre legato alla prevenzione, alle esigenze specifiche di cui ogni atleta ha bisogno. Conosco bene ormai Lyanco e so di cosa ha più bisogno; ognuno ha qualcosa su cui deve concentrarsi in particolare: durante questo periodo ci stiamo focalizzando sul mantenimento della condizione e del tono muscolare".
Mi dica di più...
"Le faccio vedere una foto".
"Ecco uno degli esercizi preventivi che stiamo svolgendo. In questo scatto si può notare come ad esempio stiamo rinforzando i muscoli della gamba destra grazie ad un dispositivo fatto per questo".
Quanto è importante in questo periodo in cui non si scende in campo con la palla?
"L'attenzione è massima su prevenzione e lavoro muscolare: Lyanco ha un livello atletico e fisico elevato, e lo deve mantenere".
© RIPRODUZIONE RISERVATA