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di Gianluca Sacchetto e Edoardo Blandino
Inizia l’ennesima settimana di passione per il Toro dopo il contestato pareggio di domenica contro il Chievo. A movimentare la...
"di Gianluca Sacchetto e Edoardo Blandino
Inizia l’ennesima settimana di passione per il Toro dopo il contestato pareggio di domenica contro il Chievo. A movimentare la giornata di ieri ci ha pensato Cairo, che ha deciso di pubblicare sul sito ufficiale un dossier con i sette torti arbitrali subiti dal Toro in queste prime 23 giornate di campionato. Oggi in conferenza stampa si è, invece, presentato il tecnico Novellino, il quale è sulla stessa lunghezza d’onda del Presidente: “Non chiediamo punti ma una maggiore attenzione verso di noi. Ultimamente siamo stati un po’ penalizzati. Il gol di domenica è in evidente fuorigioco. Il calcio di oggi è talmente veloce che è difficile vedere certe cose e, comunque, credo nella buona fede degli arbitri.” Poi Novellino si sposta a parlare dei modi per uscire da queste difficoltà: “Per migliorare ci vuole pazienza, non pensate che sia facile. Sono venuto al Toro perché c’erano delle difficoltà, altrimenti non sarei stato richiamato. Sono contento che stiamo migliorando in tutto: Sereni è tornato quello dell’anno scorso, la difesa regge bene e anche Rosina migliora a vista d’occhio. Quella di domenica era una partita difficile così come ce ne sono altre, e sta all’allenatore saperla leggere nel modo più corretto: io sono convinto di averlo fatto. Purtroppo abbiamo preso il gol proprio su dove avevamo lavorato tutta la settimana. E non posso accettare le critiche rivolte e Dellafiore, che devo invece ringraziare per aver giocato con una fascia sul braccio. Ho deciso di mettere lui a destra perché di fronte c’era uno come Pellissier, al quale ha concesso pochissimo. In questo momento è normale che ci manchi la serenità, avessimo una classifica migliore staremmo tutti meglio”. Poi incalzato sulle sostituzioni di domenica, il tecnico irpino dice: “Lavoriamo che è meglio. Lasciamo perdere queste cose”. Sabato l’impegno di Roma contro la Lazio, un mese dopo la Coppa Italia: “Rispetto a quella gara siamo cresciuti molto, il problema del Toro è che manca uno che sappia dettare i tempi. A me non piace buttare via la palla, voglio dei centrocampisti che vadano a recuperare la palla e la giochino subito. Tutti quelli che ho in rosa lo sanno fare molto bene”. Dall’arrivo di Novellino la squadra ha migliorato, anche se di poco, la propria media punti. “È un miglioramente impercettibile, ma quando lavori in borsa anche il più piccolo dei cambiamenti è una gran cosa”. Riguardo le squadre davanti in classifica, invece, dice: “Devono stare attente perché è probabile che vengano risucchiate. Chi ha 24 o 26 punti non deve stare assolutamente tranquillo. Le squadre dietro migliorano: prendete il Chievo che sta giocando una partita più bella dell’altra. E anche noi, nonostante non riesca a fare la formazione che voglio per due domeniche di fila. L’importante è che adesso si diventi più cattivi, non come i primi minuti contro il Chievo, in cui siamo stati troppo molli. In casa bisogna migliorare dal punto di vista psicologico”. Poi parla degli impegni internazionali di Dzemaili e Saumel: “Quando si è giovani non c’è nessun problema di stanchezza”. Nota importante gli allenamenti. I tifosi ormai da due mesi non possono assistere alla sedute. “Ci stiamo ragionando di farli a porte aperte, l’importante è che ci lascino lavorare perché non si vincono scudetti o campionati per caso. Io non ho vinto i primi, ma campionati sì”. Ultuna questione toccata quella riguardante Nicola Ventola, in gol domenica: “Sono contento che abbia smentito tutti. Nella vita bisogna essere seri e onesti e sia chi c’era prima ma anche io non gli abbiamo dato spazio e abbiamo sbagliato. È un acquisto di gennaio straordinario e da qui alla fine del campionato sicuramente giocherà di più. Servirà l’aiuto di tutti per uscire da queste acque ma stiamo cercando la causa e sono convinto che la troveremo”.
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