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le voci

Antolini: “C’è sempre da migliorare. Ringrazio il Toro per la fiducia”

Redazione Toro News
Le parole di Jacopo Antolini dal ritiro a Pinzolo

Nella giornata di oggi, lunedì 24 luglio, Jacopo Antolini ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Torino Channel. Il laterale della Primavera granata, in ritiro con Ivan Juric, ha toccato diversi temi. Di seguito le sue parole.

Jacopo, presentati ai tifosi granata. "Ciao, sono Jacopo e ho 19 anni. Sono nato a Negrar, in provincia di Verona, dove ho iniziato il mio primo anno di calcio, proprio nel mio paese. Dopo sono passato a Caldiero, per motivi familiari, dove ho fatto altri 7/8 anni. Poi sono passato al Chievo in Under 15, fino in Under 17. Quando il Chievo è fallito, per fortuna è arrivato il Torino e mi sono trovato qua a incominciare questa nuova avventura".

Nella tua prima stagione al Torino diventi subito una pedina molto importante per l'Under 18, ma collezioni 7 presenze anche in Primavera. Ci puoi raccontare il tuo approccio nel mondo del Toro? "Appena sono arrivato non è stato facile, perché per me è stato il primo anno fuori casa. Però a Torino mi sono trovato subito bene. Mi allenavo fisso con la Primavera, ero sempre con loro. Poi quando c'era bisogno, che magari giocavo meno con la Primavera ed essendo più piccolo, scendevo a giocare in Under 18. Ho comunque collezionato qualche presenza in Primavera e mi sono trovato subito bene. E' andato tutto bene, per fortuna". 

Nell'ultimo campionato Primavera hai giocato ben 26 partite, contribuendo agli ottimi risultati della squadra. Sei soddisfatto del tuo rendimento o c'è un po' di amarezza per com'è finita poi la semifinale Scudetto? "Certo, arrivati fin lì poi vuoi conquistare la finale e vuoi vincere. L'amarezza c'è. Resta comunque un grande campionato, però volevamo vincere. E' normale, come tutti".

Tu puoi giocare sia difensore centrale, che terzino ed esterno di centrocampo. Tra questi c'è un tuo ruolo preferito? "Un anno fa ti avrei detto il quinto di centrocampo, poi quest'anno con mister Scurto ho fatto sempre il terzino a quattro, quindi avendo fatto molte più partite e molti più minuti sopra, mi trovo meglio come terzino. Però come quinto di centrocampo meglio, perché devi difendere un po' di meno avendone tre dietro".

Se dovessi scegliere un ricordo di questi primi anni di carriera, quale sceglieresti e perché?"Sicuramente tutti e tre i ritiri in Prima squadra. Sono stati bellissimi, ognuno per cose diverse. Certamente tra le amichevoli mi viene in mente tra tutte la prima dell'anno scorso, quella contro l'Eintracht Francoforte che aveva appena vinto l'Europa League. Bellissima. Anche l'amichevole con il Monza di dicembre, all'U Power Stadium, e la semifinale di Scudetto, anche se è andata male, però era una partita importante. Poi certamente il contratto da professionista che ho firmato, grazie mille al Torino per avermi permesso di diventare un professionista e per la fiducia".

Quale credi sia la tua caratteristica più importante? Su cosa credi invece di dover ancora lavorare?"Come caratteristica principale penso la corsa. Anche lì si può sempre migliorare certamente, come chiede sempre il mister. Come cose che posso migliorare, certamente a livello tecnico: pulizia del passaggio, velocità, tutte cose tecniche e più veloci. Ci si può lavorare".

Preferisci segnare un gol o salvarne uno sulla linea? "Fare gol è sempre bello, ma da difensore ti dico salvare un gol sulla linea".

Questo ritiro a Pinzolo come sta andando e come lo stai vivendo? "E' tosto, allenamento tosti, ma è molto bello. Poi il clima si sta meglio rispetto a giù in città, si riesce a lavorare meglio. Molto bene".

Non è la prima volta che vieni aggregato alla Prima squadra, queste sono esperienze immagino molto formative per un giovane come te."Sono esperienze che non ti dimentichi, che ti porti dietro. In squadra hai gente che ha giocato Europei, Mondiali, gente che ha tantissime presenze in Serie A. Quindi puoi solo prendere e imparare".

C'è un calciatore in particolare che ti sta aiutando in questi giorni? "Uno in particolare no, ma tutta la squadra in base alla situazione e a quello che c'è da migliorare ti può aiutare. Dai vari Buongiorno, Rodriguez, Vojvoda... Gente che, parlando del mio ruolo, ti può aiutare".