"Era il 1997 quando Antonino Asta (che in granata ha collezionato 128 presenze) arrivò per la prima volta a Torino dal Monza. All'epoca calcava i campi da giocatore ma, è notizia di poco fa, la società gli affiderà ora il ruolo di collaboratore tecnico al fianco di Moreno Longo. È quindi un Toro sempre più granata quello che va delineandosi.
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Torino, riecco Tonino Asta: è la sua terza vita in granata
Follow up / La granatizzazione continua, dopo Longo, anche Asta torna al Toro
"GIOCATORE - Con la casacca del Torino addosso, Asta ha vissuto due esperienze inframmezzate dalla parentesi in quel di Napoli. Al suo arrivo nel 1997 fece inizialmente fatica ad ambientarsi in Serie B, venne poi lanciato da Edy Reja, allenatore sotto il quale trovò 31 presenze tra campionato e Coppa Italia. A fine stagione, il Toro perse però la promozione nello spareggio con il Perugia. Nel campionato successivo, fu Emiliano Monodico a scoprire definitivamente Asta come esterno destro di gran corsa. I granata vennero promossi in Serie A e per lui arrivarono 33 presenze condite da 3 gol. A Napoli visse una bella parentesi, condita anch'essa dalla promozione nella massima serie. Ad ottobre del 2000 con Giancarlo Camolese in panchina, Asta che nel frattempo era ritornato in granata, venne nominato capitano raccogliendo 31 apparizioni e 4 reti e portando i granata dall'ultimo posto al primo. Nella stagione 2001-2002 arrivò anche la convocazione in Nazionale. Asta si infortunò nel derby di ritorno, riuscendo a rientrare però per le ultime battute del campionato e contribuendo alla qualificazione del Toro alla Coppa Intertoto. Alla fine della stagione l'esterno si spostò in direzione Palermo.
"TECNICO - Da allenatore, Asta ha vissuto ben 7 anni in casa Toro, scalando le categorie giovanili granata. Arrivò nell'anno in cui il Torino era appena risorto dal fallimento. Gli vennero affidati gli Allievi Regionali e alla loro guida rimase anche per la stagione successiva. Ha poi seduto per altri due anni sulla panchina degli Allievi Regionali prima di prendere le redini della Primavera granata nel 2009/2010. Dopo un primo campionato concluso a metà classifica, riuscì a portare la sua squadra al secondo posto nel girone dietro la Juventus nel 2012 e alle Final Eight Scudetto: cedette poi il passo alla Lazio ed il ruolo in panchina per la stagione successiva proprio a Moreno Longo. Da allora, con Monza e Bassano in Serie C, ha sfiorato due promozioni cadendo solamente nelle finali play-off delle stagioni 2012/2013 e 2014/2015. Un doppio filo dunque ha legato Antonino Asta al Torino e sembra proprio che la società voglia puntare su volti che abbiano già fatto parte della propria storia recente per ridare nervo alla stagione granata. La speranza del Toro è che questa fiducia possa essere ripagata.
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