toro

Antonino Asta, l’ultimo capitano tremendista?

Antonino Asta, l’ultimo capitano tremendista? - immagine 1
Figurine / Attualmente tecnico del Bassano, Asta compie oggi 44 anni: fu punto di riferimento in uno dei momenti più difficili della storia del Torino
Gianluca Sartori Direttore 

 

Degno capitano del Toro dal 2000 al 2002, poi allenatore delle Giovanili granata dal 2005 al 2012; la storia di Antonino Asta, che oggi spegne 44 candeline, è indissolubilmente legata al color granata.

Come calciatore, Asta conta 128 presenze e 7 reti con la maglia granata, che ha portato con onore dal 1997 al 2002 (con in mezzo un'esperienza di sei mesi al Napoli). Ma è soprattutto nel biennio 2000-2002 che Tonino ha rappresentato per il pubblico granata un vero punto di riferimento, il simbolo di un Torino dal cuor di leone; il Torino degli anni bui di Cimminelli e con Camolese in panchina. Una squadra che, nonostante i pochi mezzi economici e l'instabilità societaria era riuscita ad ottenere dei buoni risultati grazie soprattutto ad una caratteristica, lo spirito indomito, di cui Asta, esterno destro di intelligenza, rapidità e vivacità fuori del comune, era l'esempio più fulgido. Tonino è stato forse l'ultimo capitano del Torino di cui testa e cuore recassero tracce del leggendario “tremendismo granata”. Solo Rolando Bianchi e oggi Kamil Glik lo possono avvicinare in quanto a combattività e atteggiamento agonistico.

Una volta diventato allenatore, Asta è stato una figura chiave del Settore Giovanile granata del post-fallimento, che doveva letteralmente ricostruirsi dalle macerie. Nel 2005 gli fu affidata la panchina degli allora Allievi Regionali, a cui seguì quella degli Allievi Nazionali e, nel 2009, quella della Primavera. Alla cui guida restò per tre annate, riuscendo a qualificarsi per le Final Eight nel 2012.

Dopo la Primavera del Toro, Asta ha guidato il Monza dal 2012 al 2014; dall'estate scorsa è l'allenatore del Bassano Virtus, ambiziosa realtà di Lega Pro.

Da tutta la Redazione di TN, tanti auguri Tonino!