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Belotti al Benfica ritrova fiducia. E quelle parole sul Toro…

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L'ex capitano granata sta ritrovando fiducia e tornando protagonista nel campionato portoghese
Giacomo Stanchi
Giacomo Stanchi Redattore 

Dieci presenze ed un gol, questo è lo score di Andrea Belotti in questa stagione in Portogallo. Al Benfica l'ex capitano granata ha stima e fiducia. Inoltre, ha avuto la possibilità di giocare in Champions League ben 4 gare da titolare, tra cui quelle contro il Barcellona e contro il Monaco dell'ex granata Singo. L'attaccante bergamasco, dopo anni complicati in seguito all'addio al Torino, sembra stia ritrovando un luogo dove potersi esprimere la meglio. E, non solo, le sue parole su A Bola, prestigioso quotidiano sportivo portoghese, lasciano trasparire la volontà di una riappacificazione coi tifosi granata. Una scelta forse tardiva, dopo la fuga da Torino senza curarsi dei tifosi. Che, non a caso, lo hanno ricoperto di fischi e insulti quando il Gallo è tornato a giocare in casa granata.

Benfica: il momento della possibile rinascita di Belotti

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L'otto aprile del 2023 c'è stato il primo ritorno di Andrea Belotti a Torino. "Non ti possiamo insultare perché non ti fanno giocare", recitava lo striscione con cui lo ha accolto la Curva Maratona. La stessa accoglienza è stata riservata a lui il 24 settembre in occasione della gara di andata tra granata e giallorossi: l'attaccante ha giocato da subentrato ed è stato fischiato sonoramente. A buona parte del tifo granata non sono andate giù le dinamiche del passaggio alla Roma, tra il silenzio prolungato dopo l’addio e il rigore voluto calciare a tutti i costi pochi mesi più tardi. In giallorosso l'esperienza è stata tutt'altro che indimenticabile. Con la Fiorentina non è andata meglio e neanche a Como ha trovato fortuna. Gli otto gol in Serie A dopo l'addio al Toro non lo hanno sicuramente fatto rimpiangere. Ma al Benfica la storia sta andando diversamente: mister Bruno Lage gli sta dando fiducia e lui la sta ripagando con prestazioni di sacrificio e quantità, anche se i migliori anni in granata sembrano ancora lontanissimi. In Portogallo è arrivata anche una rete e adesso ci sarà il finale di stagione con una lotta scudetto ancora apertissima con i rivali dello Sporting.

Benfica e le parole di Belotti: segnali di riavvicinamento

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"Superga è un posto magico. Io penso che per qualsiasi persona andare a Superga sia emozionante, andarci da capitano moltiplica tutto per cento". E ancora: "Io penso che la magia di Superga sia una se non l'emozione più importante della mia vita". L'ex capitano del Toro si era raccontato così ai canali ufficiali della Fiorentina in seguito alla gara con il Frosinone, dove il Gallo aveva esordito da titolare e siglato il primo gol in maglia viola. Di recente al quotidiano portoghese A Bola, che ha pubblicato per 4 giorni di seguito una serie di pagine speciali (8) dedicate al ricordo (sempre commosso e affettuoso) del Grande Torino, ha rilasciato nuove dichiarazioni, che paiono quasi di un ambasciatore granata: "Superga è un luogo sacro per i tifosi del Torino, ed è così speciale che ti tocca nel profondo dell’anima. Come capitano del Torino ho ricevuto il compito e avuto l’onore di leggere tutti i nomi di coloro che sono morti nella tragedia, incisi su una lapide in quel luogo unico: e non è stato per niente facile. Devo dire che Superga è uno dei posti più toccanti in cui io sia mai stato. Quando sono arrivato al Benfica, sapevo quanto fossero vicini i due club da 76 anni, nel ricordo del Grande Torino. Il che mi rende ancor più emozionato di essere qui a Lisbona".