Polemiche e contestazioni chiudono novembre e proseguono nel corso di dicembre in parallelo alla stagione del Toro. I granata arrivano all'ultimo mese dell'anno nel pieno di una lunga crisi di vittorie, i tifosi continuano a contestare società e presidente. Cairo fino a quel momento aveva tenuto un profilo basso, smentendo solo il caso Red Bull, a dicembre invece interviene sulla questione in più occasioni con numerosi interventi pubblici. Si riaccende così il dibattito sul futuro del club. Le prime dichiarazioni di Cairo, a Radio Sportiva, risalgono al 3 ed etichettano ancora una volta le voci su Red Bull e PIF come false: "Red Bull li ho incontrati a luglio, mi hanno voluto conoscere per diventare sponsor e così è stato; da allora non li ho più incontrati. PIF non li conosco neppure, non c'è stato nessun tipo di contatto, sono tutte cose inventate". Dieci giorni dopo ancora Cairo a Radio Deejay: "Non voglio vendere il Toro, sono molto legato per la passione. Ho detto che se qualcuno più ricco o più bravo di me arrivasse con la voglia di fare meglio, io sarei disponibile a vendere. Non voglio rimanere a tutti i costi, ma al momento non è venuto nessuno". La polemica va avanti, la frattura tra tifosi e presidente resta profonda.
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