L'infortunio di Duvan Zapata aveva inevitabilmente scosso l'ambiente Torino, che si è trovato a riorganizzare una stagione nella quale il colombiano avrebbe dovuto essere la colonna portante del progetto Vanoli. Non solo tattica e campo però, dato che, senza l'ex Atalanta, ai granata serviva un nuovo capitano. Karol Linetty era stato il prescelto per ereditare la fascia e per guidare i compagni nel prosieguo dell'annata. Poi, è stato superato nelle gerarchie da Samuele Ricci, e pian piano ha giocato sempre meno.


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Lo strano caso di Linetty: da capitano a comprimario
Torino, Ricci è il capitano di Vanoli
—A gennaio il nuovo capitano del Torino è diventato Samuele Ricci. "È una mia scelta. In passato ho fatto decidere al gruppo, adesso lo faccio io. Non è successo niente di particolare, come una scelta tecnica", aveva spiegato Vanoli, senza addentrarsi nelle motivazioni del cambiamento. Chiaramente la scelta preannunciava che lo spazio per Linetty andava restringendosi, poichè il capitano deve essere un indiscutibile titolare. Il cambio di modulo e l'arrivo di Casadei sicuramente non hanno aumentato le sue possibilità di giocare. Poi, Gineitis è esploso e lui si è ritrovato da diventare capitano e senatore del gruppo ad ultima scelta del reparto. Il suo contratto è in scadenza a giugno e ad oggi l'addio a parametro zero è un'ipotesi più che concreta.
Torino, il 2025 da comprimario di Linetty
—Il Torino nel 2025 ha avuto un ritmo ottimo. I granata, pur non avendo quasi obiettivi da perseguire, non hanno più sbagliato approccio alla partita e son riusciti a trovare risultati importanti anche contro avversari prestigiosi. Il merito principale è di Paolo Vanoli: il suo cambio di modulo ha saputo valorizzare al meglio alcuni membri della rosa, tra cui Elmas e Casadei arrivati a gennaio, e sopperito all'assenza di Zapata. Altri calciatori sono stati penalizzati dalla mediana a due. Sicuramente Linetty ha avuto meno possibilità di giocare: sono solo due le presenze da titolare per lui nel nuovo anno (contro Juventus e Bologna). Il rischio che potrebbe emergere è finire l'avventura col Toro in tono minore e non lo meriterebbe, vista la professionalità e il contributo sempre utile che ha dato.
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