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Torino, contro il Verona grava l’assenza di Lazaro. Vanoli: “Ecco i piani B e C”

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L'assenza dell'esterno austriaco mette in difficoltà i granata, ma il tecnico ha già pronti due assetti risolutivi
Davide Bonsignore

Torino-Hellas Verona è alle porte: il fischio d'inizio è fissato per domani, domenica 6 aprile, alle ore 15:00, sul prato dell'Olimpico Grande Torino. Nella consueta conferenza stampa alla vigilia del match, Paolo Vanoli ha comunicato una notizia tra le peggiori che ci potessero essere: Valentino Lazaro non sarà della partita a causa di un sovraccarico al polpaccio. Ci ha tenuto, però, il tecnico a rassicurare subito l'ambiente: "Per i nostri equilibri è importante, non abbiamo un giocatore con le sue caratteristiche. Ma un piano B e piano C ci sono sempre". Andiamo quindi a scoprire i piani B e C menzionati da Vanoli sulla base delle recenti uscite dei granata.

Piano C, Torino-Empoli: l'insuccesso del 4-3-2-1

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Andando in ordine cronologico (e a ritroso rispetto all'ipotetica gerarchia dei piani), il primo modulo ad essere stato posto come alternativa all'ormai consueto 4-2-3-1 è quanto si è visto tre settimane fa nell'uscita casalinga contro l'Empoli: il 4-3-2-1. Lazaro in quel match era convocato, ma le sue condizioni non erano perfette a livello fisico. Vanoli ha così deciso di risparmiarlo, rivoluzionando (anche se non in larga parte) lo schema della squadra. Nessuna novità per quanto riguarda la difesa, con Walukiewicz e Biraghi a fare da terzini ai soliti centrali Maripan e Coco. Differenze si sono, invece, viste a centrocampo, con Gineitis ad affiancare l'ormai insostituibile coppia in mediana Ricci-Casadei. Con un centrocampo a 3, chiaramente, rivoluzionata anche la fase offensiva: ecco che si sono visti Vlasic ed Elmas a fare da supporto all'unica punta Ché Adams. Un modulo che non ha convinto, questo: i granata nella prima parte di gara sono stati messi in difficoltà dall'Empoli, come dicono le statistiche dei tiri e degli expected goals. La sfida è cambiata quando, al 63', Lazaro ha rilevato Gineitis, permettendo ai granata di tornare al 4-2-3-1. 7 minuti dopo Vlasic ha siglato il gol vittoria. Il 4-3-2-1 è dunque uno schema che non ha portato frutti: non la prima soluzione per Vanoli nella sfida di domani.

Piano B, Lazio-Torino: il 4-2-4 risolutivo

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Si pone in senso opposto ciò che, invece, è stato tentato da Vanoli nell'ultima giornata: la sfida in casa della Lazio. A Roma è stato il 4-2-3-1 a non permettere ai granata di segnare. Sicuramente come modulo ha permesso una certa solidità difensiva in un match in cui la gran parte delle occasioni sono state degli avversari. Tuttavia, una volta passati in svantaggio, era necessario tentare qualcosa in più per insaccare il pallone. Così al 71' Vanoli ha tirato fuori l'asso dalla manica: dentro Karamoh per Walukiewicz e Sanabria per Vlasic. Ancora in campo l'austriaco, ma arretrato come terzino destro - ruolo in cui, eventualmente, domani si avrebbe proprio il polacco. Il grande cambiamento è stato a livello offensivo: rimasta la mediana con Ricci e Gineitis (contro il Verona dal 1' ci sarà più probabilmente Casadei), non c'è più stata trequarti perché l'ingresso di Sanabria al fianco di Adams ha permesso ai granata di giocare a due punte. Elmas è passato sul versante opposto del campo per lasciare spazio a Karamoh sulla corsia di sinistra. Un vero e proprio 4-2-4 molto offensivo con due pedine sulle corsie che potessero creare velocità e movimento per mettere in difficoltà la difesa avversaria. Rispetto a quanto analizzato prima, questo modulo sembra più probabile per far fronte all'assenza di Lazaro nella sfida contro il Verona. Con Walukiewicz a fare da terzino destro - non notificando, quindi, novità per quanto riguarda il lato difensivo - in mediana ci sarebbero Ricci e Casadei (con Gineitis che, viste le ottime prestazioni recenti, scalpita per una maglia da titolare, come confermato proprio dal tecnico in conferenza stampa). Per quanto riguarda gli esterni, come a Roma, si vedrebbe Karamoh sulla fascia sinistra, con Elmas che passerebbe sulla destra. In mezzo, a guidare l'attacco, ballottaggio per il posto al fianco di Adams tra Vlasic e Sanabria, con il primo che potrebbe fare da seconda punta e dare manforte all'azione anche in posizione più arretrata e il paraguayano che potrebbe, invece, andare a costituire con lo scozzese una vera e propria coppia d'attacco. Non ci sono certezze su quello che si vedrà in campo all'Olimpico, ma Vanoli ha già dimostrato di non essere integralista a livello di schemi. Le soluzioni ci sono, ora tocca al mister.