La posizione di Yann Karamoh al Torino è sempre più in bilico. Dopo un avvio di stagione complicato, l’ex Montpellier aveva trovato continuità con il passaggio al 4-2-3-1, ma ora l’aria sta di nuovo cambiando. L’arrivo di Eljif Elmas, fortemente voluto da Vanoli, minaccia di scalzarlo dalle gerarchie e di ridurre ulteriormente il suo minutaggio. Se l’ivoriano ha faticato a lasciare il segno, il macedone ha subito mostrato il suo valore, cambiando l’inerzia della gara contro il Bologna con un ingresso subito incisivo. La competizione interna si fa serrata e il futuro di Karamoh resta in bilico, soprattutto in vista del rinnovo contrattuale.


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Toro, il futuro di Karamoh in bilico: la concorrenza di Elmas e il contratto in scadenza
La concorrenza: Elmas insidia Karamoh
—Nonostante l’impegno e la generosità, Karamoh continua a mancare l’appuntamento con il gol. I numeri parlano chiaro: in 20 presenze di campionato ha collezionato un solo assist – nel derby contro la Juventus – e nessuna rete. Una statistica pesante, soprattutto considerando che tutti gli altri attaccanti del Torino (da Zapata ad Adams, passando per Sanabria e Vlasic) hanno già trovato il bersaglio. La concorrenza si fa sempre più agguerrita: Elmas, arrivato nella finestra di mercato invernale dal Lipsia, ha già mostrato lampi del suo potenziale e ha trovato la via del gol nei primi minuti con la maglia granata. Vanoli lo considera l’uomo in grado di alzare il tasso tecnico sulla trequarti, un’area di campo in cui Karamoh, pur dimostrando grande applicazione in fase difensiva, è stato spesso impreciso sotto porta. A testimoniare il diverso impatto dei due giocatori, sono i numeri della partita contro il Bologna: Karamoh, in 62 minuti, non ha trovato né gol né assist, registrando uno scarso Expected Goals (xG) di 0.04 e uno Expected Assists (xA) di 0.00. Al contrario, Elmas, in appena 28 minuti, ha segnato una rete con un xG di 0.28 e ha creato maggiori occasioni con uno xA di 0.22. Anche le heatmap raccontano due approcci differenti: Karamoh si è mosso prevalentemente sulla fascia sinistra senza mai incidere davvero, mentre Elmas ha gravitato maggiormente intorno all’area di rigore, risultando molto più pericoloso.
Il contratto in scadenza…
—Oltre alla concorrenza interna, un altro nodo cruciale pende sul futuro di Karamoh: il contratto in scadenza a giugno. Al momento non risultano trattative ufficiali per il rinnovo, e molto dipenderà dalle scelte tattiche di Vanoli e dal rendimento del giocatore nei prossimi mesi. Se l’allenatore dovesse confermare il 4-2-3-1 e Karamoh riuscisse a ritagliarsi uno spazio stabile come esterno sinistro d’attacco, non è escluso che la dirigenza granata possa avviare un confronto con l’entourage del giocatore per discutere su una possibile permanenza. In caso contrario, l’ipotesi di un addio a parametro zero a fine stagione rimarrebbe una possibilità concreta. Vanoli, però, non sembra intenzionato a escluderlo del tutto. Il tecnico potrebbe sfruttare la duttilità di Elmas per creare un tridente offensivo che includa sia il macedone sia l’ivoriano, con Vlasic a completare la trequarti. In questo scenario, Lazaro arretrerebbe sulla linea difensiva, favorendo la coesistenza tra Karamoh ed Elmas. Una cosa è certa: per invertire la rotta, l’ex Montpellier dovrà fare di più. L’impegno non basta, servono giocate decisive per ribaltare le gerarchie. Le prossime settimane saranno determinanti per il suo destino: solo con gol e assist potrà guadagnarsi un posto fisso e, soprattutto, un’eventuale conferma per la prossima stagione.
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