Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Piero Coletta, Enrico Penzo e Giacomo Stanchi.


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ToroPreview, verso Lazio-Torino: “Quali motivazioni per il finale di stagione?”
Si torna in campo dopo la sosta. Che partita vi aspettate a Roma?
Coletta - Mi aspetto un Torino con la voglia di fare che si è vista in questo girone di ritorno. Beninteso, quella non è mai mancata nel corso della stagione. Vanoli sicuramente vorrà una squadra pronta a giocare 100 minuti. La vittoria serve per il morale, per consolidare le certezze della squadra e, perché no, per trovare nuovi stimoli per il finale di stagione
Penzo - Mi aspetto un Torino grintoso. Vanoli e la squadra vorranno prolungare il più possibile la striscia di prestazioni positive e contro la Lazio sarà un test importante.
Stanchi - Vanoli nel 2025 non ha più sbagliato una partita se si parla di atteggiamento. I granata han dimostrato di poter dire la loro contro qualunque avversario e in qualsiasi campo. Mi aspetto, perciò, una squadra coraggiosa e capace di non farsi mettere alle corde. Ovviamente la Lazio ha enormi motivazioni in più, ma il Torino può dire la sua.
Sarà la partita di Casadei e Ricci, acquisti mancati della Lazio. Quali prospettive ha questa coppia di centrocampo?
Coletta - Due giocatori che si sposano perfettamente. Ricci detta le geometrie, Casadei si inserisce e strappa. Il cambio di modulo ha aiutato tanto la nuova coppia azzurra del centrocampo granata. Va detto che se le prestazioni di Ricci non fanno più notizia, quelle di Casadei invece sì. Il motivo è semplice, nessuno si aspettava un impatto così devastante dall'ex Chelsea. Bravo Vagnati ad insistere nella trattativa, competente Vanoli nell'individuare in Casadei il compagno di reparto giusto per Ricci. E proprio su Casadei, mi viene giusto da fare un appunto al sistema calcio italiano. Davvero nessun dirigente sportivo ha pensato di riportarlo in Italia, escluso Vagnati?
Penzo - Ricci e Casadei sono una grande coppia, si completano benissimo. Il primo, dotato di ottima tecnica e visione distribuisce il gioco, il secondo più fisico e dinamico contribuisce a portare corsa e profondità. Non a caso i due sono il futuro della Nazionale. Se la società sarà capace di tenerli la prossima stagione questo Toro può puntare in alto.
Stanchi - Sono due calciatori di sicura prospettiva, soprattutto Casadei mi ha impressionato. L'ex Chelsea è un giocatore che in Italia può essere determinante. E' forte fisicamente, capace tecnicamente e intelligente tatticamente. Ricci, invece, sta crescendo: bisogna che emerga una maggiore personalità e che diventi un leader. In fin dei conti, però, dipenderà tutto dal mercato estivo.
Capitolo attacco, ripartire da Adams là davanti?
Coletta - Assolutamente sì. Adams è l'attaccante granata che garantisce più continuità di rendimento. Sta giocando tanto, è normale che possa avere qualche calo di lucidità. Lì davanti però il mestiere del centravanti lo svolge bene, fermo restando che se gioca in coppia rende meglio. Giusto però proseguire con lo scozzese.
Penzo - Vista la grandissima annata confermerei ancora Adams. Lo scozzese è motivato e se c'è lui la squadra gira bene. Considererei, magari a gara in corso, anche Sanabria. Con il Paraguay ha fatto bene e dargli una possibilità in questo momento potrebbe essere la scelta giusta.
Stanchi - Adams è un giocatore di qualità superiore. In Italia ha dimostrato di poter determinare. E' capace di giocare con la squadra, ha una buona capacità tecnica. Sarebbe interessante vederlo, come ad inizio stagione, con un attaccante forte fisicamente. Per ora, però, gli vanno affidate le chiavi del reparto.
Su cosa deve concentrarsi il Toro in queste ultime nove giornate di campionato?
Coletta - Il Torino deve pensare a fare bene. Nove gare sono tante, a disposizione ci sono ancora ventisette punti. Un'enormità. La corsa all'Europa forse è utopia, ma i mattoni per la prossima stagione vanno messi. La stagione va chiusa positivamente, magari nella parte sinistra della classifica dopo i tre decimi posti consecutivi dell'era Juric. E poi chi lo sa, nel calcio tutto è veramente possibile...
Penzo - Il Torino deve dimostrare di avere voglia. I granata dopo una stagione altalenante hanno imboccato la strada giusta, ora però devono dimostrare costanza. Fare bene in questo finale di stagione aiuterebbe a costruire le fondamenta per un Torino solido in vista del prossimo campionato. Molto dipenderà poi dalle scelte della società, che dovrà dimostrarsi abile nel tenere i propri giocatori e puntare sui giusti innesti.
Stanchi - Tanti giocatori devono ancora capire il proprio futuro. Questo può essere uno stimolo. Vanoli è stato bravo a non far abbassare la guardia, nonostante mancassero degli obiettivi veri da conquistare. In questo finale di stagione, va continuato il lavoro fatto fin ora per tutto il 2025 dal tecnico, che sta portando a risultati opposti rispetto all'autunno dell'anno scorso.
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