- Coppa Italia
- Mondo Granata
- Video
- Redazione TORONEWS
Vanoli ripensa all’infortunio di Zapata: “Non credevo lo accusassimo così tanto”
Continua il periodo decisamente positivo dei granata, che infilano un altro punto importante in casa di una squadra superiore come la Lazio. Nelle ultime 13 partite è arrivata una sola sconfitta per il Torino, che ha raccolto 20 punti, trovando una solidità sia a livello di schemi in campo che a livello caratteriale. Con un periodo così positivo, lo sguardo va subito agli obiettivi, accorgendosi che i granata non ne hanno più molti: la terzultima posizione è ormai lontana ben 16 punti, mentre quella europea è a 13 lunghezze. Con un finale di campionato così privo di aspettative, è naturale pensare al rimpianto di quel periodo grigio - più nero, in realtà - che ha seguito l'infortunio di Zapata.
L'infortunio di Zapata è ormai diventata una data facilmente memorabile per tutti i granata: Inter-Torino, 5 ottobre 2024. A partire da quel momento è cominciato un periodo lungo circa due mesi in cui i granata non sono più stati in grado di trovare una quadra, né di fare risultato o mostrare la giusta grinta in campo. Nelle otto partite che hanno seguito l'infortunio di capitan Duvan, infatti, il Toro ha conseguito una sola vittoria (non poco fortuita), due pareggi e cinque sconfitte. Per un totale di 5 punti in 8 partite, e quasi due mesi di campionato. Un periodo veramente complicato, che inevitabilmente ha ripercussioni anche sull'ottimo presente della squadra: ipotizzando che il Torino in quelle otto partite abbia conseguito gli stessi punti realizzati nelle ultime otto - quindi 13 al posto di 5 - ora si avrebbe una classifica che vedrebbe i granata a 47 punti insieme al Milan, a sole 5 lunghezze di distacco dalle romane seste. Con i se e con i ma non si va lontano, e i granata galleggiano ora a metà classifica. Ciò non cancella di certo l'ottimo lavoro fatto per riuscire a recuperare la rotta corretta, come ha voluto ribadire mister Vanoli in conferenza stampa dopo il match contro la Lazio: "Non ho rimpianti perché non guardo indietro. Se abbiamo fatto degli errori, li vedo come un momento di crescita. Siamo partiti forte, poi abbiamo perso un giocatore importante come Duvan, lì qualcosa è successo. Ma siamo stati bravi tutti insieme a tenere la barca dritta, poi penso di aver capito che c’era qualcosa da cambiare per riuscire a diventare più efficace".
Analizzando il periodo di grande difficoltà che hanno vissuto i granata, non serve una laurea per comprendere che la causa sia stata l'infortunio di Zapata. Vale la pena, però, approfondire con qualche riflessione. Il fatto che l'infortunio di un giocatore solo - per quanto importante egli sia - sia in grado di spegnere la capacità di giocare bene e fare risultato della squadra è un fatto veramente grave. Fatto che trova il suo principio nel mercato estivo. La scorsa stagione ha visto tra i granata tre protagonisti e punti cardine del gioco dell'intera squadra: Zapata, Buongiorno e Bellanova. Nel mercato estivo, gli ultimi due sono stati ceduti, e non sono stati rimpiazzati con giocatori di egual peso (in senso figurato). L'unico punto fermo rimasto al Torino per questa stagione è stato dunque Duvan Zapata, e già dall'ottimo inizio si poteva vedere quanto il gioco fosse incentrato sulla sua capacità di gestire la fase offensiva, anche a palla lontana. Se a ciò si aggiunge che Zapata non era soltanto un giocatore fondamentale in campo, ma anche fuori dal campo (essendo capitano e punto di riferimento per tutti i compagni) si comprende quanto sia stato devastante il suo infortunio. Qui sta il grave errore della società: aver costruito una squadra così tanto dipendente da un singolo giocatore. Per i livelli e gli obiettivi a cui il Toro puntava, questo non era proponibile, a maggior ragione valutando il fatto che Duvan ha già abbondantemente superato i 30 anni e ha già fatto esperienza di infortuni. Un plauso va certamente a Vanoli per essere riuscito a trovare una quadra, ma è il tecnico stesso che ha ribadito i concetti qui trattati nella conferenza stampa che ha seguito il pareggio di Roma: "La nostra strada quest’anno è stata veramente tortuosa perché siamo partiti con delle idee e abbiamo lavorato su quello, in ritiro e per due mesi, vedendo dei buoni frutti all’inizio del campionato. Poi si è fatto male Duvan. Dentro di me devo dire che non pensavo accusassimo così tanto questo infortunio non solo sul campo ma anche nello spogliatoio. Ma poi siamo stati bravi a reagire, comprendendo che bisognava cambiare qualcosa".
© RIPRODUZIONE RISERVATA