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Appunti su Torino – Fiorentina

Redazione Toro News

In presentazione della partita avevo detto che il Torino avrebbe affrontato una squadra da metà classifica in serie A e quanto espresso sul campo non mi ha sconfessato, anche perché se c’è una squadra che ha fatto bella figura è stata quella granata. I viola infatti si son resi pericolosi (senza però inquadrare mai la porta) soltanto quando hanno giocato con la formazione titolare contre le riserve granata. A parità di formazioni sempre meglio il Toro che ha annullato sul campo il campionato di differenza.

Nella prima frazione le squadre badano più a non scoprirsi che ad attaccare, perdere non fa bene mai a nessuno, nel Toro la difesa regge l’urto dei tre offensivi viola, concedendo loro solo qualche triangolazione, bene Darmian e Ogbonna, volitivo Di Cesare, sempre presente Zavagno; la coppia di centrocampo granata però sale in cattedra e nonostante l’inferiorità numerica tiene in campo con autorità giocando palla sempre in maniera intelligente e recuperando spesso l’azione intercettando le traiettorie avversarie. Vives si nota di più per la tranquillità con la quale gioca, mentre Iori ha più dinamismo. Soltanto i quattro offensivi faticano un po’ di più a mettersi in mostra, Guberti grazie alla qualità superiore dei compagni di reparto cerca qualche giocata sia individuale che di prima per i compagni che non sempre leggono bene l’azione o controllano il pallone a dovere, Stevanovic pur mettendoci impegno sforna più fumo che arrosto e i suoi slalom rimangono fini a se stessi perché poi il passaggio è quasi sempre errato; le due punte invece devono ancora trovare il giusto affiatamento e tendono a preferire l’azione individuale a quella collettiva, in questo errore Antenucci ricade più spesso rispetto al capitano che si rende molto disponibile ad entrare negli schemi di Ventura.

Il secondo tempo vede i granata fare tutti i cambi a parte i due fari di centrocampo, mentre i viola che non vogliono perdere inseriscono solo tre giocatori e nei primi venti minuti ottengono un certo predominio territoriale che però concede qualche ripartenza di troppo ai quattro offensivi granata che si dimostrano più in palla complessivamente dei loro pari ruolo della prima frazione.

La difesa con qualche difficoltà cerca di arginare le punte toscane, non sempre ci riesce e buon per il Toro che i viola mandano alle stelle tre occasioni. D’Ambrosio è parso più in difficoltà rispetto ai sui compagni anche se non ha mai fatto errori gravi, gli altri tre col mestiere e con la grinta a fine partita possono dire di aver superato la prova

Quando anche la Fiorentina effettua i cambi la partita ritorna a tinte granata che nonostante lascino il pallino del gioco in mano ai viola, riescono spesso a ripartire e fare male, sia centralmente ma soprattutto sulle fasce; qualche errore di mira o di controllo fa si che non arrivi il vantaggio che tutto sommato sarebbe anche meritato.

Suciu e Zanetti sono di un altro pianeta rispetto alla coppia centrale della prima ora ed è per questo che il Torino aspetta, ruba palla e riparte di rimessa. Però non vanno mai in grossa difficoltà nonostante la qualità del giro palla cali in maniera considerevole.

Buone prove dei due ex milanisti sulle fasce, mentre per Verdi si tratta dell’ennesima conferma, per Odu si tratta della migliore partita fatta fino ad ora, si vede che il lavoro di Ventura inizia a pagare.

I due attaccanti dialogano di più rispetto ai pari ruolo del primo tempo, Ebagua col fisico e Sgrigna con la tecnica si rendono più volte utili alla manovra granata in avvio di ripresa. Sgrigna purtroppo nel finale sbaglia un contropiede e un giro palla abbastanza facili ma il suo utilizzo da seconda punta sembra più adatto alle sue caratteristiche. Ebagua invece prosegue nella ricerca della forma che avverrà come lui stesso ha detto dopo un mese di lavoro in gruppo e quindi per lui bisogna aspettare fino a dopo l’esordio in Coppa Italia.

In conclusione un Torino che complessivamente ha tenuto bene il campo che però ancora manca di pericolosità in fase offensiva che ci auguriamo, con il completamento della rosa con elementi veloci e con l’assimilazione degli schemi di Ventura, avvenga entro l’inizio del campionato.