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Appunti sulla gara Torino-Taranto

Redazione Toro News
nostro inviato a Sappada Stefano BrugnoliIl Torino oggi ha affrontato una squadra vera che giocava con un modulo che metterà spesso in difficoltà i granata. Infatti il 424 di Ventura può essere ben arginato da una difesa che gioca a 5 come...

Il Torino oggi ha affrontato una squadra vera che giocava con un modulo che metterà spesso in difficoltà i granata. Infatti il 424 di Ventura può essere ben arginato da una difesa che gioca a 5 come quella del Taranto, il fatto però che i pugliesi attaccassero con tre effettivi non ha messo il Torino in inferiorità numerica a metà campo.I granata fanno girare bene la palla tra difesa e centrocampo però quando è il momento di servire gli attaccanti se gli esterni non si smarcano diventa difficile giocare palla perché nessuna delle due punte viene sul corto, su questo Ventura dovrà lavorare.Quando invece la manovra ha sbocco sull’esterno allora i granata diventano pericolosi e migliorando l’intesa tra i giocatori aumenteranno le occasioni da rete.La difesa ha retto bene e i pericoli per i portieri sono venuti su errori macroscopici dei singoli, su tiri da fuori oppure da situazioni di palla ferma, in fase di non possesso il Torino non si è mai fatto infilare dalle trame avversarie. Rispetto alla partita precedente c’è stato qualche aiuto in più in fase offensiva da parte degli esterni, soprattutto sulla destra; ma come già detto quest’anno le sovrapposizioni dei terzini saranno molto più ridotte rispetto al passato a meno che gli avversari non giochino con un 352 lasciando libertà di manovra sulle corsie esterne.A centrocampo l’intesa tra Iori e Vives cresce di partita in partita e con l’intesa cresce anche il rendimento della squadra e dei singoliIn fase offensiva il Torino è stato molto più pericoloso con gli esterni che con le punte che sono ben state controllate soprattutto nel primo tempo dove invece gli esterni hanno messo ripetutamente in difficoltà la retroguardia avversaria. Nel secondo tempo invece Sgrigna ed Ebagua hanno goduto di maggior libertà però tra i due manca ancora l’intesa (pochi allenamenti tattici per entrambi) e solo nell’occasione del gol hanno fatto valere la loro maggior caratura. I due baby milanisti invece hanno a più riprese messo in difficoltà gli avversari con conclusioni (Verdi) o con azioni (Odu)Complessivamente manca ancora un po’ di velocità a questo Toro sia come gambe che come esecuzione delle azioni, però è ancora tutto nella norma perché i carichi di lavoro non permettono una velocità di gambe e perchè staff tecnico e giocatori sono insieme da pochi giorni. Positivo però che si cerchi sempre di mettere in pratica quello che si prova in allenamento.Venerdì contro la Fiorentina (una squadra che sulla carta contenderà ai cugini bianconeri un piazzamento a ridosso della zona uefa) aumenteranno le difficoltà e vedremo come il Toro è in grado di opporsi quando affronta una squadra di caratura superiore.