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Sarà un test assai importante quello di Brescia per il Torino di Ventura, contro una squadra che dal momento dell’arrivo sulla panchina di Alessandro Calori ha risalito la china e ora si trova ad appena tre punti di distanza dal...
Sarà un test assai importante quello di Brescia per il Torino di Ventura, contro una squadra che dal momento dell’arrivo sulla panchina di Alessandro Calori ha risalito la china e ora si trova ad appena tre punti di distanza dal sesto posto occupato dal Varese, che significherebbe playoff.
Prima del pareggio di martedì sera contro la Juve Stabia, le rondinelle avevano conquistato ben cinque vittorie consecutive, grazie ad una difesa ermetica. Il portiere Arcari non subisce reti da addirittura sei partite (Stoian l’ultimo realizzatore contro il Brescia, l’11 dicembre scorso). In casa fino ad ora la squadra lombarda ha collezionato 18 punti in tredici partite, in virtù di cinque successi, tre pareggi e cinque sconfitte.
Il Torino arriva alla partita da secondo della classe, in compagnia del Sassuolo, e con un pacchetto arretrato che è il migliore della categoria, con quindici reti subite in venticinque gare (un gol cioè subito ogni 150 minuti). Granata che al “Rigamonti” proveranno a tornare a vincere fuori, dopo che nelle ultime sei trasferte hanno collezionato quattro pareggi e due sconfitte, sperando nel ritorno al gol di Bianchi, a distanza di oltre tre mesi e mezzo dall’ultima volta. Per lui quella contro il Brescia è una sfida nella sfida, da buon bergamasco e dopo quanto accaduto nella finale playoff di due anni fa.
(foto M.Dreosti)
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