01:33 min

gazzanet

Aronica su Mazzarri: “Sarà incavolato con i giocatori, lui le partite le prepara bene”

Marco Parella

Esclusiva / Il difensore dell'allora Napoli del tecnico toscano difende il mister: "Non so se è contento dei giocatori che gli hanno comprato. Mi chiese consigli su tre obiettivi di mercato"

Per Salvatore Aronica Walter Mazzarri vuol dire tanto, se non tutto. Un anno alla Reggina e quattro stagioni insieme nel Napoli che stupì l’Italia e tornò prepotentemente in Europa con i gol di Cavani. All’ex difensore abbiamo chiesto di spiegarci le prossime mosse del suo ex allenatore.

Buongiorno Salvatore. Cosa pensi della sconfitta di domenica del Torino?

Il Toro era messo bene in campo, ha tenuto, ma sono venuti fuori i valori da categoria superiore di alcuni dei campioni del Napoli, Insigne su tutti.

Più della manovra degli undici di Ancelotti, i granata hanno forse patito le ripartenze in gran velocità propiziate da alcuni palloni persi a centrocampo. Concordi?

Il Napoli ha giocatori molto rapidi quindi si trova bene a fare questo gioco. Conoscendo Mazzarri, sicuramente aveva preparato la partita in un certo modo, ma poi dipende se i giocatori in campo fanno quello che chiede l’allenatore o no. Da lì nasce la sofferenza del Torino.

Le parole di Mazzarri nel post-gara sono state molto pesanti. Forse troppo per essere a inizio stagione?

Contro l’Udinese il Torino ha giocato bene, dominando in lungo e in largo. So che il mister ci teneva a far bene contro il Napoli e il fatto di aver subito un passivo così netto sicuramente lo ha fatto incavolare molto, oltretutto in casa davanti ai suoi tifosi.

Credi che gli abbia dato più fastidio il non vedere applicate le sue istruzioni tattiche o lo spirito remissivo di molti dei suoi giocatori in campo?

Mazzarri prepara la partita in maniera minuziosa, spiega i pregi e i difetti della squadra avversaria, ti dice veramente tutto quello che c’è da fare in campo. Per cui sono sicuro che gli avrà dato molto fastidio che i giocatori non abbiano rispettato le sue consegne e non siano stati attenti. Il Napoli ha sfruttato i regali del Toro, questo l’avrà indispettito notevolmente…

Com’è Mazzarri quando si “indispettisce notevolmente”?

(Ride, ndr) Diciamo che viene fuori tutta la sua toscanità, quindi alla ripresa in spogliatoio si sarà fatto sentire. È uno che sa tenere ben salde le redini della squadra.

Il “vostro” Napoli ha disputato delle grandi stagioni, ma nei momenti difficili, come ragiona Mazzarri? Come sprona lo spogliatoio?

L’era Mazzarri a Napoli è stata quella della rinascita, abbiamo vinto la Coppa Italia contro la Juventus, un trofeo che mancava da tantissimi anni; abbiamo superato il girone della Champions e giocato gli ottavi con il Chelsea e per due anni siamo arrivati secondi in campionato con budget molto inferiori a quelli recenti. I periodi di magra sono stati veramente pochi, che io ricordi, ma appena c’era una battuta d’arresto poi si ripartiva con tre o quattro risultati positivi. Il mister fa un’analisi accurata della gara passata, poi si proietta subito sulla successiva. In questi casi ha subito voglia di tornare in campo per rifarsi, per cui ben venga il turno infrasettimanale.

Che impressione ti ha fatto il Toro di questo inizio di stagione?

È una squadra che rispetto all’anno scorso ha più qualità, con Zaza e Belotti che sono giocatori che gravitano nell’orbita della Nazionale. Penso sia allestita per stare nel lato sinistro della classifica, a patto che i giocatori seguano quello che dice l’allenatore.

Quindi tu la mano sul fuoco per Mazzarri la metteresti?

Ne metto due, per Mazzarri garantisco. Ma la sua carriera parla per lui.

Allora cosa non sta funzionando ora?

Bisogna capire se lui è contento della squadra che gli hanno costruito, se è contento dei giocatori nei ruoli cardine, che per lui sono gli esterni e in mezzo al campo. Ci sono due o tre punti fermi nella sua idea di gioco che non possono venire meno. Ma credo che presto o tardi i risultati arriveranno.

Dopo aver smesso con il calcio giocato, tu ora su cosa ti stai concentrando?

Da un mesetto alleno la Berretti del Trapani. Mi hanno offerto questa opportunità di iniziare con i giovani e sono contento. Proprio poco prima di iniziare mi sono sentito con Mazzarri e lui mi ha chiesto informazioni su alcuni giocatori che hanno giocato con me negli anni scorsi.

Ci dai qualche indizio in più?

No, no, i nomi non posso dirveli, altrimenti il mister si incavola con me. Erano giocatori che voleva portare a Torino. Vi posso dire che uno di questi è poi arrivato, altri due no.