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Sentirsi inferiori, mai. Essere consapevoli della superiorità tecnica dell’avversario è dimostrazione di intelligenza. Scendere in campo per dare tutto il meglio di sé è dovere di ogni giocatore....
"Sentirsi inferiori, mai. Essere consapevoli della superiorità tecnica dell’avversario è dimostrazione di intelligenza. Scendere in campo per dare tutto il meglio di sé è dovere di ogni giocatore. Partendo da queste tre verità, oggi pomeriggio alle 15, il Toro dovrà dimostrare prima di tutto a se stesso di aver raggiunto quella maturità che permette di disputare un campionato in linea con le proprie capacità. Novellino ieri in conferenza stampa si è rallegrato per aver finalmente a disposizione quasi tutti i giocatori della rosa. Questo è il punto di partenza per impostare le strategie migliori al fine di affrontare al meglio i propri avversari. Poi, tocca a chi scende in campo concretizzare i dettami dell’allenatore in giocate efficaci.L’Inter è sicuramente un avversario difficile per qualunque squadra, quindi è logico ammettere che lo sarà anche per il Toro. Infatti, ai granata, nessuno si sogna di chiedere i tre punti, ma ci si aspetta una partita attenta, giocata con determinazione e grinta. Quando si affrontano avversari di grande valore le motivazioni non mancano, ma non bisogna farsi cogliere dalla frenesia di voler a tutti i costi mettersi in mostra rischiando così di privilegiare gli individualismi a discapito del gioco collettivo. L’Inter è una squadra che ha grande facilità ad andare in gol, il Toro al contrario segna poco soprattutto con i suoi attaccanti. A San Siro non si potrà andare all’attacco con il rischio di essere infilati in contro piede, ma se l’avversario lascerà qualche varco bisognerà sfruttarlo e poi essere precisi sottoporta, per segnare prima di tutto bisogna inquadrarlo lo specchio della porta. Un super lavoro dovranno farlo gli uomini della difesa di Novellino, ma anche i centrocampisti che dovranno continuamente essere pronti ad arretrare nella fase difensiva, ma anche spingersi avanti per impostare l’attacco.Sognare il colpaccio non è peccato, però uscire a testa alta a fine gara è un dovere.F.C. INTERNAZIONALE (4-4-2):In campo: Julio Cesar, Maicon, Cordoba, Materazzi, Burdisso, J. Zanetti, Chivu, Cambiasso, Cesar, Cruz, Ibrahimovic.In panchina: Orlandoni, Pelè, Jimenez, Solari, Rivas, Crespo, Suazo.Allenatore: Roberto ManciniSqualificati: Samuel.Diffidati: Ibrahimovic, Burdisso.TORINO F.C. 1906 (4-5-1):In campo: Sereni, Comotto, Natali, Di Loreto, Dellafiore, Rosina, P.Zanetti, Barone, Lanna, Di Michele, Ventola.In panchina:Fontana, Motta, Grella, Bottone, Recoba, Malonga, Stellone.Allenatore: Walter Alfredo NovellinoSqualificati: nessuno.Diffidati: Comotto, Motta, Natali.Arbitro: Massimiliano Saccani (sez. di Mantova)Assistenti: Massimiliano Grilli (sez. di Gubbio), Massimiliano Rosi (sez. di Gubbio)Quarto Uomo: Andrea Gervasoni (sez. di Mantova)
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