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POSTPARTITA

Atalanta-Toro 1-1, la moviola: quel braccio di Coco…

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L'analisi degli episodi più controversi della sfida tra i nerazzurri di Gasperini e i granata di Vanoli
Redazione Toro News

I granata frenano gli orobici sul pareggio per 1-1, alla rete di Djmisiti risponde Maripan, primo gol in granata per lui. La gara è stata contraddistinta anche da alcuni episodi importanti da moviola.

Il primo tempo: gol annullato a Bellanova

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Sicuramente il primo episodio della partita è la rete annullata a Bellanova. L'ex granata, che non esulta per rispetto, sigla la rete del vantaggio su un errore di Sosa. Il rimpallo lo favorisce e l'esterno segna. Ma la rete viene annullata. Bellanova tocca il pallone prima con il corpo, ma poi tocca con il braccio e segna. Tuttavia, il regolamento parla chiaro: non si può segnare se la rete nasce da un tocco di mano. Motivo per cui il gol di Bellanova è stato correttamente annullato.

Il secondo tempo: l'episodio del rigore e il braccio di Coco

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Nel corso del secondo tempo viene assegnato giustamente un calcio di rigore ai bergamaschi. Tameze trattiene in maniera molto maldestra e ingenua Retegui. Non si può non assegnare il penalty: la trattenuta è evidente. Vanja, poi, para il suo terzo rigore in stagione. L'episodio più chiacchierato è stato, però, il tocco di mano di Coco in area di rigore sul punteggio di 1-1. Luca Marelli ha spiegato la situazione nel postpartita: “Scelta che farà discutere. Il braccio di Coco è decisamente largo e per me manca un calcio di rigore all’Atalanta. Mi aspettavo che il Var cambiasse la decisione dell’arbitro di campo, non si può non sanzionare questa situazione". In merito ci sono state vibranti lamentele di Gasperini, l’allenatore dell’Atalanta: "Oramai con i falli di mano non si capisce più niente, è quasi un poter girare la minestra come si vuole". L'episodio è poi stato analizzato anche ad Open Var, la trasmissione di Dazn. L'ex arbitro e dirigente arbitrale Dino Tommasi ha commentato come segue: "Valutazione corretta. Coco è in posizione naturale, ha il busto abbassato. Dobbiamo chiedere al difensore di mettere le mani dietro la schiena sempre e a prescindere? Non lo abbiamo mai fatto. A livello di interpretazione regolamentare lui è in movimento naturale, abbassa il busto per l’uno contro uno. Non abbiamo mai chiesto ai difensori di mettere le braccia dietro la schiena ma di non aumentare il volume del corpo. L’approccio naturale al contrasto è il criterio secondo l’approccio normativo vigente. A livello Uefa non sono mai stati dati rigori in situazioni simili." Le parole di Tommasi non hanno convinto gli altri presenti come Marco Parolo e Ciro Ferrara che secondo la loro opinione avrebbero concesso calcio di rigore.

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