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Atalanta-Torino 3-0, Gasperini: “Fatta una partita molto bella, non era facile”

Federico De Milano
Federico De Milano Redattore 

L'allenatore nerazzurro ha poi parlato anche ai microfoni di Sky Sport.

Avete già realizzato la portata dell'impresa che avete fatto?"Sì, ce ne rendiamo conto perché per chi vive a Bergamo in questi giorni c'è un'euforia, gente che vola... Andremo avanti ancora questa settimana. Ci aspettano delle feste importanti, lo avvertiamo e oggi allo stadio ancora di più. Lo avvertono molto anche i ragazzi perché la risposta che hanno dato oggi sul campo è quella di una squadra che voleva ancora giocare, correre, fare risultato".

La prossima stagione dell'Atalanta sarà pazzesca perché si partirà con la Supercoppa Europea. Noi diamo per scontato che ci sarà lei sulla panchina dell'Atalanta..."La prossima stagione sarà impegnativa, non penso più di questa. Di più è impossibile perché da un certo punto in poi non abbiamo smesso di giocare ogni tre giorni. Semmai si aggiungerà qualche partita importante come potrà essere quella della Supercoppa Europea. Pensa che bello: Real Madrid contro Atalanta per la Supercoppa Europea. Sarebbe straordinario. Ce lo auguriamo e speriamo. Credo che una società come l'Atalanta che non aveva trascorsi europei di vittorie sia un unicum anche in Europa. Anche il Leverkusen aveva già vinto in Europa. È un bel record anche questo".

Tra 30 anni come vorrebbe che l'Atalanta di Gasperini fosse ricordata?"Ma fammi parlare oggi (ride ndr)! Cosa vai a pensare tra trent'anni! Lascia che parliamo oggi. Non ci ho mai pensato, cosa ti viene in mente?".

C'è questo possibile Real Madrid... Io non ho capito se ci sarà Gasperini, ma ogni tanto riesci a godertela?"Io credo di avere una doppia personalità, di avere due maschere: una quando entro in campo, mi trasformo, fuori dal campo credo di essere una persona normale. Devo accettare tutte le interviste che mi fate dopo tanti anni... Credo proprio di essere due persone diverse e qualcuno di voi che mi conosce lo sa".

Quanto ha tentennato riguardo alla corte del Napoli?"No, non è così. Io sono sempre stato concentrato sulle partite da fare, sull'Europa League, la Coppa Italia e il campionato per raggiungere la Champions... È evidente che da parte di De Laurentiis ci sono degli apprezzamenti molto positivi e belli per me da tanti anni. Questo non lo nego mi fa molto piacere. Ero nei pensieri suoi come tanti altri allenatori. Il Napoli farà la sua scelta, io sono un allenatore legato all'Atalanta e lo sarò ancora. Il Napoli sicuramente farà una grande squadra e di questo sono convinto perché ha già una grossa base".

Lei è un uomo sposato..."Sono come l'Arma: nei secoli fedele".

Cosa ci vuole per essere un giocatore adatto all'Atalanta?"Io credo di aver allenato tantissimi giocatori e penso che i prototipi siano veramente diffusi e di tutte le caratteristiche: alti, piccoli, precisi, tecnici, meno tecnici... Ne ho allenati veramente tanti nella mia carriera. Sicuramente prediligo delle caratteristiche. Juric all'inizio della mia carriera è stato un mio prototipo. All'inizio non ci voleva stare e io gli facevo dire dal direttore sportivo che non aveva nessuna richiesta che quindi non poteva andar via. Lui si arrabbiava come una iena. Al primo derby che abbiamo fatto in Coppa Italia contro il Catanzaro lo esclusi e da lì siamo diventati amicissimi. Lui ha voluto rimanere, dà li abbiamo vinto il campionato ed è partita la nostra storia...".

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