A poche ore da Atalanta-Torino, match valido per la seconda giornata del campionato Serie A Tim, abbiamo deciso di intervistare Francesco Fontana; giornalista che segue da vicino le sorti della squadra di Gian Piero Gasperini per La Gazzetta dello Sport. Con lui abbiamo parlato di Atalanta-Torino; tra passato, presente e futuro.
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Atalanta-Torino, Fontana (Gazzetta dello Sport): “Bergamo è un’isola felice”
Intervista / Il giornalista de La Gazzetta dello Sport, che segue da vicino le vicende della squadra di Gasperini: "Difficile fare un pronostico"
Buongiorno Francesco, oggi Atalanta-Torino: che partita ti aspetti?
"Sono curioso di vedere se il Torino avrà un contraccolpo psicologico dopo l'eliminazione dall'Europa League. L'Atalanta lo scorso anno passò dalla stessa, identica situazione con l'eliminazione di Copenaghen e l'Atalanta accusò il colpo nelle giornate immediatamente successive. Per cui Mazzarri dovrà essere bravo ad attutire il colpo, specialmente dal punto di vista psicologico. Per questo motivo domani il Torino avrà fame, ma l'Atalanta sta bene e dovrà confermare quanto di buono fatto vedere contro la Spal. Storicamente la squadra di Gasperini fa più fatica a carburare le prime giornate di campionato, ma sbagliando si impara. Dall'altra parte sarà fondamentale per il Torino ripartire subito dopo la botta presa con il Wolverhampton".
Ci sono tanti parallelismi tra i cammini in Europa League delle due squadre, entrambe eliminate ai playoff di Europa League anche se a distanza di un anno l'una dall'altra. Poi l'Atalanta, nonostante l'eliminazione, fece un grande campionato ed arrivò terza. Pensa che il Torino possa puntare a fare un percorso simile?
"Sono onesto: il Torino è un'ottima squadra e Mazzarri è uno dei migliori allenatori che c'è in Italia, ma - come ha fatto intendere anche Gasperini in conferenza stampa - non dipende dal Torino. Arrivare terzi in Serie A è difficile per chiunque: sarà difficile anche per il Napoli con l'Inter che è stata costruita quest'anno, così come per le romane e per il Milan. Quindi va da sé che sarà difficile anche per Atalanta e Torino. L'Atalanta lo scorso anno è arrivata terza, non quinta o sesta: questo non è un risultato importante, è un risultato storico".
Champions League e (all'orizzonte) il nuovo stadio: pensi che queste novità importanti toglieranno energie psicofisiche all'Atalanta o daranno quella forza in più?
"L'Atalanta ha un segreto che fa la differenza: non c'è pressione, è un'isola felice. Auguro a chiunque di entrare un giorno a Zingonia e vedere che aria si respira nell'ambiente Atalanta. C'è un presidente tifoso, innamorato della propria squadra, con i conti a posto e che mai e poi mai ha messo pressione ai giocatori. Tutt'ora parla di salvezza e Gasperini si accoda, per cui potete solo immaginare quanto possa essere bello per questi ragazzi vivere un'avventura del genere. In campionato l'Atalanta va tranquilla e poi la Champions potrà solo dare altre energie. Aspettavo il girone e devo dire, senza nascondermi troppo, che è andata bene perchè Manchester City a parte, l'Atalanta non ha nulla in meno rispetto alle altre".
Anche a livello di investimenti strutturali e di settore giovanile l'Atalanta è sempre più un esempio di gestione virtuosa per le altre squadre di Serie A. Pensi che la crescita passi anche da una gestione di questo tipo?
"Senza ombra di dubbio sì. Lo stadio è fondamentale, anche se è un argomento che in Italia fa discutere. Tante squadre vorrebbero farlo, altre non possono farlo, ma l'Atalanta lo sta facendo. Percassi ha i conti a posto e ha vinto l'ennesima scommessa strutturale. Atalanta-Lecce sarà la prima con la nuova curva e poi lo stadio sarà ultimato tra due anni, quindi risultati e prospettive alla mano l'Atalanta può solo crescere. Nei prossimi anni vedo un'Atalanta ancora protagonista ad alti livelli e sicuramente è un modello per le altre squadre di Serie A che puntano a crescere".
Oggi però si giocherà ancora al Tardini...
"Il mister ha detto: "Ormai siamo abituati" e ha ragione. L'Europa League è stata giocata a Reggio Emilia, così come anche il finale di stagione dello scorso anno. A Parma giocheranno in campionato, la Champions si giocherà a San Siro. Quindi ormai l'Atalanta è abituata. Poi comunque si tratta di due sole partite perché, come detto, già dal Lecce l'Atalanta tornerà a giocare a Bergamo".
Torniamo ad Atalanta-Torino. Lo scorso anno l'Atalanta ha fatto solo un punto con il Torino tra andata e ritorno. Mazzarri è un allenatore che dà fastidio al gioco di Gasperini. Cosa è cambiato dallo scorso anno?
"Lo scorso anno per l'Atalanta quella contro il Torino fu l'ultima sconfitta prima della grande cavalcata che portò al terzo posto. Una partita che, per altro, si giocava prima della semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina che all'epoca era forse il principale obiettivo della stagione. C'erano tanti infortunati, tanti squalificati e forse la squadra era distratta dalla Coppa Italia, per cui mi aspetto un'Atalanta diversa. Il Toro comunque è un avversario ostico, forte, che gioca a specchio e può mettere in difficoltà il gioco di Gasperini; potrebbe essere una partita equilibrata. L'Atalanta ha probabilmente più qualità in attacco e lo dicono i numeri della scorsa stagione, però storicamente il Torino è una squadra che può mettere in difficoltà l'Atalanta".
Atalanta-Torino: il tuo pronostico?
"Non mi lancio in pronostici perché raramente ci azzecco. Non ti posso dare un risultato secco, ma credo che l'Atalanta sia favorita. Ma comunque sarà combattuta e non mi sorprenderei troppo se il Torino dovesse vincere. Torno a dire che l'Atalanta ha più qualità in attacco, perché avere Muriel come primo cambio non è da tutti. Però è la classica partita da tripla chance".
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