Al termine di Atalanta-Torino, gara valida per il 38° turno di Serie A, il tecnico granata Ivan Juric è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per fornire un suo commento sul match. Di seguito le sue dichiarazioni: "Secondo me, questo risultato finale è fantastico. È stata un'annata difficile, con infortuni seri e problemi. Siamo arrivati a pari punti del Napoli, ma siamo davanti. Adesso aspettiamo la Fiorentina, speriamo che vinca. Siamo veramente molto soddisfatti. Oggi loro hanno una qualità tecnica veramente eccelsa. Hanno capacità del tiro e del passaggio. È stata dura. All'andata abbiamo vinto 3-0, qui abbiamo perso 3-0. Quello che conta è che volevamo finire noni e siamo noni".
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Atalanta-Toro 3-0, Juric: “Volevamo finire noni e siamo noni. Siamo soddisfatti”
Si chiudono questi tre anni e, vedendo la festa dell'Atalanta, secondo lei, cosa manca al Torino per fare quel salto in alto?"Secondo me l'Atalanta è una squadra fortissima. Ha giocatori fenomenali. La differenza è l'avere i soldi per poter costruire una squadra di questo livello. Penso che al Toro sia stato fatto un grandissimo lavoro. I nostri tifosi vogliono giustamente di più perché la storia è questa. Bisogna fare di tutto per migliorarsi. Per me tre volte la parte sinistra della classifica, adesso siamo noni e speriamo nella Fiorentina, è stato un grandissimo lavoro. Pensando che abbiamo dato tre ragazzi alla Nazionale, vuol dire che sono state fatte tante belle cose".
Perché tutti provano a copiare l'Atalanta e non ci riesce nessuno? "Perché è una bella storia. Io penso che la fortuna dell'Atalanta parta tutta dal settore giovanile e dal primo anno di Gasp che ha riconosciuto tutti quei talenti: Conti, Caldara, Kessiè... Hanno fatto bene e poi hanno fatto una grande quantità di soldi che ha permesso loro di comprare giocatori forti, come il tridente di attacco di oggi. Sono giocatori di un livello molto alto. Tutti questi anni di competenza di Gasperini, della famiglia Percassi, di Sartori prima e Toni... Hanno scelto giocatori, hanno stile di gioco. È chiaro che tutti vorrebbero questo però veramente in questi tre anni non è stato facile. Prendere giocatori per comprarne altri e arrivare a questi livelli è difficilissimo. L'Atalanta è veramente un bell'esempio di capacità di lavorare".
Quando arrivi ci dici quello che pensi. Hai già firmato per altre squadre?"No. In questo momento ero molto concentrato sul Torino. Penso che abbiamo ottenuto un risultato che io, dopo due mesi di questo campionato, ritenevo inimmaginabile. Siamo riusciti, anche con una sconfitta, e sono molto soddisfatto. Vedremo con calma e serenità quello che succede".
Va dato merito a Juric..."Per me sono state fatte bellissime cose. Bisogna guardare da dove parti, da due salvezze all'ultima giornata, da un 7-0 contro il Milan e uno contro l'Atalanta. Siamo partiti da una situazione molto difficile, da una rosa con tante scadenze di contratto e tanti prestiti. Dopo tre anni aver raggiunto tre volte la parte sinistra della classifica e adesso rischiamo di andare in Europa con tutti questi giovani, che adesso bisogna riconfermare per crescere per quello che vogliono i tifosi. Secondo me, sono state fatte grandissime cose. Io la vivo così. È chiaro che non sono tutti contenti. Dove non c'è manipolazione i numeri sono questi e io sono molto orgoglioso dei numeri".
Poche settimane fa dicevi che ci vorrebbe un po' di ambizione in più in questo ambiente?"No ambizione, ma unione. Tutti che si avvicinano di più, facendo diventare un'ambiente ancora più bello e stimolante. Essere noni è un bel risultato, non è un risultato di cui essere offesi dal mio punto di vista. Poi sicuramente si può fare di meglio. Ma bisogna che siamo tutti più uniti, che ognuno dia il suo per portare il Toro più in alto".
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