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toro
di Alessandro Salvatico e Paolo Morelli
Le prime parole ufficiali che il Torino FC rilascia dopo il derby sono quelle di Walter Novellino. Il tecnico...
"Le prime parole ufficiali che il Torino FC rilascia dopo il derby sono quelle di Walter Novellino. Il tecnico elogia i suoi giocatori, e li invita a non buttarsi giù per una sconfitta comunque dolorosa. Ma continua a vedere la crescita che sottolinea da tempo: “Sonopiù di due mesi che la squadra sta giocando. Spiace per il risultato, ma penso che attraverso il lavoro possiamo migliorare”, ripete Monzon. “Ci vuole autostima, perché il Torino non è stato messo sotto da nessuno, ma ha preso gol solo su palle inattive”.
"Ma è il caso di tornare al derby, e al lavoro che il mister ha fatto prima e durante la partita di sabato sera. “Rifarei le stesse scelte” dice sicuro, “con gli infortuni di Rosina e Corini non avrei potuto operare diversamente”. La prestazione comunque rimane motivo di orgoglio, per l’allenatore: “Non stavamo subendo, abbiamo fatto 70 minuti di rabbia alla grande. Dobbiamo migliorare nell’ultimo passaggio, ma è un problema che ha ad esempio anche la Juventus, lo dice Ranieri”, cercando di trovare conforto nel mal comune.
"Ancora una volta, la gara è stata persa per un gol viziato da un errore arbitrale; ma Novellino non si nasconde dietro la bandierina abbassata del guardalinee. “Nessun alibi, per il gol. Io credo sempre nella buona fede dell’arbitro, Farina ha fatto bene, forse non è però stato aiutato adeguatamente dall’assistente. La polemica non serve”. Lungi dal covare rancore verso l’avversaria, sorvola sul pugno di Salihamidzic ad Abate (“Non voglio commentare, se no non se ne esce più”) e arriva l’”in bocca al lupo” per la gara di Champions: “Auguro alla Juve di passare il turno. Per me, vince 2 a 0”.
"Il tecnico di Montemarano si sofferma poi su alcuni dei singoli, in particolare sul prolungato utilizzo di Dzemaili come vertice alto del rombo di centrocampo. “Lui ama partire da lontano -dice al riguardo dello svizzero- e quindi, più in avanti, conclude meno. Vedremo come schierarlo, anche perché saremo in trasferta, e forse in casa soffre di più la pressione”. La speranza novelliniana, comunque, è il recupero del “suo” Aimo Diana: “Domani ne vediamo le condizioni; se potessi schierarlo, avrei i due laterali di centrocampo; ma, rombo o meno, comunque è sempre 4-4-2”, spiega.
"E poi ancora Corini e Colombo. Su Genio, che verrà fermato dal giudice sportivo: “La squalifica cade a pennello, in un certo senso, perché così potrà riposare, e recuperare al meglio dai suoi problemi ai tendini”. Sul terzino: “Gli dico solo una cosa, e cioè che quando si subisce fallo non si va a protestare, ma a marcare l’uomo. Però è stato bravo, ha fatto un’ottima prestazione”. Ma al di là dei singoli, Wan sente di dover rendere merito a tutti i suoi: “Dico grazie ai ragazzi, perché danno tutto e si vede”, e lo fa anche smentendo l’affermazione che pareva sminuire il valore dei proprii attaccanti: “Non ho detto che sono punte a 6-7 gol, la frase è stata riportata malamente, hanno avuto solo sfortuna”.
"Si chiude con un cenno al collega Beretta, esonerato dal Lecce (“Mi spiace per lui, noi allenatori dobbiamo sempre vincere”) e con un pensiero all’Atalanta, prossima difficile avversaria, a proposito della quale pensa sia “certo non la miglior squadra da affrontare, in questo momento”. Poi, Walter Novellino va a dirigere il ritorno al lavoro dei suoi.
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