Nessun colpo di scena, ci sarà ancora Ivan Juric sulla panchina granata nel 2023/2024. L'incontro di fine stagione con Cairo e Vagnati ha portato alla fumata bianca, confermando che il tecnico croato continuerà a guidare il Toro anche nella prossima stagione. Che l'intenzione del tecnico fosse proseguire in granata lo si poteva percepire già da più di una dichiarazione, così come la società non ha mai preso in considerazione un cambio di allenatore, ma giustamente Juric ha voluto rassicurazioni sul progetto. Dopo due annate di transizioni e due decimi posti, ora il Toro ha bisogno di fare un passo avanti per uscire dal limbo di metà classifica e tentare l'assalto alle prime sette posizioni.
IL COMMENTO
Avanti con Juric, ecco perché è una garanzia per il Toro
Un compito facile? No, ed il primo ad esserne consapevole è proprio Juric: le prime otto hanno potenzialità economiche superiori ai granata e partono ovviamente con una marcia in più. Ma il Toro ha il dovere di alzare l'asticella, ripartendo dalle buonissime basi gettate in questa stagione e scongiurando il rischio di ripetere quanto avvenuto la scorsa estate. Proprio su questo aspetto Juric pretendeva garanzie: nel calcio quasi tutti hanno un prezzo e non esistono intoccabili, ma non si può ripartire ancora una volta da zero. Impensabile il ripetersi delle uscite dello scorso anno quando - per questioni diverse tra loro - salutarono elementi centrali come Bremer, Pobega, Mandragora, Brekalo, Praet e Belotti. E proprio da questo punto di vista Juric è stato rassicurato: la rosa non verrà smantellata ma si cercherà di inserire rinforzi per colmare le lacune emerse nel campionato appena concluso. Chiaramente alle parole dovranno seguire i fatti e l'unico giudice sarà il campo, ma la permanenza di Juric conferma la volontà comune di costruire una rosa più competitiva a partire dalle basi gettate in questa stagione.
La conferma dell'allenatore rappresenta un'ottima notizia per il Toro anche sul fronte tattico. Nelle ultime due stagioni i granata hanno definitivamente voltato pagina, lasciandosi alle spalle il rischio retrocessione e ritrovando un'identità molto precisa sul terreno di gioco. Juric ha capito che cos'è il Toro e si è calato al meglio nell'ambiente granata, in campo la squadra ha una sua anima e gioca bene a calcio. Tutto è ovviamente migliorabile e non mancano le criticità da risolvere, ma sono tanti gli spunti positivi da cui ripartire: la squadra che collezionava imbarcate è diventata la quinta miglior difesa del campionato; la media punti in trasferta è da Champions League; l'età media della squadra è la seconda più bassa in Serie A e ci sono elementi di grande prospettiva. Juric ha raccolto una squadra sull'orlo del baratro e le ha restituito credibilità, stabilizzandosi nella parte sinistra della classifica e tracciando una strada molto chiara da seguire. Una strada che il Toro ed il tecnico hanno deciso di continuare a percorrere insieme, cercando ora di fare un passo in più verso le zone nobili della classifica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA