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La sofferta vittoria contro il Livorno dimostra che per il Toro non ci sono partite semplici, dall’esito scontato. I granata superano il turno di coppa Italia ai supplementari, così come era successo poco più...
"La sofferta vittoria contro il Livorno dimostra che per il Toro non ci sono partite semplici, dall’esito scontato. I granata superano il turno di coppa Italia ai supplementari, così come era successo poco più di un mese fa quando un rigore di Rosina ed un guizzo di Di Michele eliminarono il Brescia. Ieri è arrivato un 3-2 contro i labronici, figlio di una partita ricca di emozioni, capovolgimenti di risultato, buone giocate ed errori evidenti.Di positivo c’è senza dubbio il fatto di aver superato il turno e di aver perciò conquistato un successo che mancava da più di un mese (prima di campionato col Lecce). Nel corso dei 90’ minuti regolamentari il Toro, benché in formazione ultra- rimaneggiata, ha però mostrato più i vizi che le virtù intraviste nelle ultime quattro gare di Serie A.
"La squadra è partita bene e dopo appena 7 minuti ha incanalato la sfida sui binari più propizi, passando in vantaggio grazie ad una rete di Corini, imbeccato da Barone.Dopodichè buon possesso palla sino all’azione del pari siglato dallo scatenato Diamanti (giocatore che meriterebbe di esibirsi nella massima categoria), già pericoloso poco prima quando aveva colpito la traversa su punizione.I granata, tuttavia, hanno avuto la forza di reagire subito (nel recente passato la cosa non era capitata) e di riportarsi in vantaggio prima del duplice fischio di De Marco. A segno Zanetti, segnale che i centrocampisti arrivano con maggiore puntualità all’appuntamento col gol rispetto alla passata stagione.
"Nei secondi 45’ però il Toro non è riuscito ad incrementare il vantaggio ed anzi ha subito il pari ne finale su rigore. Errore di Rosina in fase di disimpegno e Diana costretto all’intervento falloso. Ancora Diamanti col suo sinistro ha superato l’incolpevole Calderoni. L’andamento della seconda frazione è stato equilibrato e questa tendenza si ripete: la formazione di De Biasi ha giocato alla pari con tutte le avversarie incontrate sinora. Nessuna squadra può dire di aver messo decisamente sotto il Toro, né l’Inter né la Lazio lo hanno fatto, anzi; ma viceversa bisogna riconoscere che i granata hanno fatto altrettanto con tutte le compagini affrontate, anche quelle più alla portata sulla carta, dal Brescia al Livorno, dalla Reggina al Chievo. Nel corso dei 90’ poi la squadra di GdB su sette partite ufficiali disputate in questa stagione ne ha vinta solo una (proprio quella col Lecce).
"Fortunatamente nei supplementari è arrivato il guizzo vincente, firmato da quel Barone che non sarà ancora in forma come ai tempi della nazionale ma che se non altro ha affrontato con grande impegno la partita di coppa. Discrete le prestazioni fornite dal rientrante Natali e dal giovane Ogbonna (probabile sostituto di Pratali domenica prossima), peccato per l’infortunio occorso a Malonga mentre Rosina, alle prese con i postumi dei recenti acciacchi, non può essere ancora al top.Ora bisogna sintonizzarsi velocemente sul prossimo impegno che si preannuncia tutt’altro che facile: la trasferta ad Udine.
"Diversi possibili titolari come Di Loreto, Dzemaili, Saumel, Bianchi ed Amoruso hanno usufruito di una serata di riposo e perciò a loro toccherà il compito di trascinare i compagni, reduci da 120’ molto faticosi. La formazione granata deve ora continuare a lavorare sodo per raggiungere un equilibrio, un’identità precisa che finora ha mostrato solo a tratti. Una volta trovata anche i risultati arriveranno con più continuità.
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