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Quante volte, il venerdì mattina, nel corso dell’allenamento di rifinitura, aveva indossato la pettorina dei titolari al posto di Stellone? Tante, tantissime volte. Questa volta Andrea Gentile non è nell’undici...
Quante volte, il venerdì mattina, nel corso dell’allenamento di rifinitura, aveva indossato la pettorina dei titolari al posto di Stellone? Tante, tantissime volte. Questa volta Andrea Gentile non è nell’undici titolare così per caso, quasi da controfigura. Questa volta ci sarà anche lui tra i protagonisti che scenderanno in campo dal primo minuto al Partenio.
Assente Stellone, De Biasi torna al “vecchio modulo” di inizio stagione, il 4-2-3-1, questo albererello di Natale granata che proverà ad accendersi illuminando il Partenio di Avellino. De Biasi, come è ormai arcinoto, dovrà fare a meno anche di Luca Ungari – operato con successo ieri al tendine di Achille sinistro – e di Iacopo Balestri, squalificato per due giornate dopo il rosso di sabato scorso. Al loro posto rientreranno in formazione Brevi – dopo aver scontato la squalifica – e Martinelli sulla corsia di destra, con conseguente dirottamento di Nicola sulla fascia mancina, quella lasciata vacante dal mancino pisano.
Questo dunque l’undici che scenderà in campo ad Avellino domani dal primo minuto. Taibi tra i pali sarà difeso da Martinelli, Brevi, Doudou e Nicola. A centrocampo c’è la coppia Edusei-Ardito pronti a interdire per poi far ripartire la manovra. Un po’ più avanti la linea tutta fantasia formata da Rosina (a destra), Gentile (trequartista centrale) e Fantini, ancora una volta pronto a partire per colpire dalla fascia sinistra.
In attacco, l’unico punto di riferimento sarà Muzzi, chiamato ancora una volta a un sacrificio non da poco.
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