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di Paolo Morelli
Di Silvio Baldini in questo campionato ricorderemo sicuramente l’inizio – per così dire – scoppiettante. Alla prima giornata, infatti, ha rifilato un bel...
di Paolo Morelli
Di Silvio Baldini in questo campionato ricorderemo sicuramente l’inizio – per così dire – scoppiettante. Alla prima giornata, infatti, ha rifilato un bel calcione a Mimmo Di Carlo. Baldini era stato invitato ad abbandonare il campo dopo l’espulsione appena rimediata. Evidentemente l’ex allenatore parmense gli aveva detto qualche parola di troppo per meritarsi la pedata al fondoschiena, ‘sta il fatto che cominciare la stagione con una squalifica da un mese non succede spesso ad un allenatore.Il suo Catania era partito con un 4-2-3-1, un modulo che garantisce abbastanza copertura a centrocampo ed altrettanta pericolosità in attacco, con l’unica pecca del grande sforzo di polmoni che devono fare i trequartisti. Pian piano però il modulo si è trasformato nel 4-3-3 che utilizzava l’anno scorso Marino, precedente allenatore, e che la squadra conosceva già. Il Catania ha così migliorato il proprio andamento mantenendo una media casalinga da squadra di medio-alta classifica, ben 23 punti guadagnati in casa sui 29 totali. Peccato che in trasferta abbia rimediato solo sei pareggi e dieci sconfitte.La carriera di Baldini comincia con la Massese, squadra della propria città natale, nella stagione 92/93. Poi due anni al Siena e due anni alla Carrarese prima di arrivare al Chievo, dove resterà per un anno. Allena il Brescia per una stagione, dopodichè passa all’Empoli in serie B. In cinque anni, porterà i toscani in serie A e li farà salvare due volte. Nel 2003 va al Palermo, ancora in B, per tentare la promozione. Seppure in un’ottima posizione di classifica, Baldini viene esonerato per incomprensioni con Zamparini a gennaio del 2004. Subisce poi altri due esoneri, nel dicembre dello stesso anno al Parma e nel gennaio del 2006 al Lecce. Dopo una stagione di inattività, è stato chiamato a sostituire Pasquale Marino sulla panchina del Catania.Ora gli etnei si trovano ad un solo punto sulla zona retrocessione, ma a due di distacco dal Toro. La prossima giornata propone già una partita che si può chiamare “scontro diretto”. Ora che il Cagliari ha recuperato i tre punti la classifica si fa ancora più corta.
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