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Beccaria a TN: “Ecco perché il Museo del Toro al Fila sarebbe un bene per tutti”

Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 
Beccaria ha commentato la Partita della Leggenda e la risposta del pubblico granata in sostegno alla realizzazione del Museo del Toro al Filadelfia

La Partita della Leggenda ha riunito al Filadelfia ex calciatori, leggende, amici e artisti granata in un clima di festa insieme ai 2200 tifosi che hanno riempito la tribuna e le gradinate dello storico impianto. Un pomeriggio di sport, ricordi e passione, organizzato con il nobile intento di raccogliere fondi per la realizzazione del Museo del Toro al Filadelfia. L'iniziativa è stata un successo e ha dimostrato l'attaccamento del popolo granata alla causa. Domenico "Mecu" Beccaria, presidente del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata, ha seguito in prima linea la realizzazione dell'evento organizzato dal Museo in collaborazione con l'Associazione Ex Calciatori Granata e con Vertigo Eventi e a margine della serata è stato intercettato dai microfoni di Toro News.

La prima Partita della Leggenda è stata un successo. Vi aspettavate questo tipo di risposta da parte del pubblico? "Sono molto soddisfatto perché in quest'evento finalmente si è tornati a respirare aria granata e quindi già quello è un valore positivo. Non abbiamo ancora i numeri ufficiali, ma penso che la raccolta sia andata bene. Mettiamo un primo tassello di quello che sarà il futuro. E ne siamo contenti"

Il Museo del Toro al Filadelfia, un progetto a cuore di tanti. Quanto è importante far ritornare la storia granata al Fila? "Il Filadelfia senza il Museo del Toro è un bell'impianto sportivo, ma il Filadelfia non può limitarsi a essere un bell'impianto sportivo. Deve ritornare a essere quello che era prima della demolizione. Era il cuore pulsante della fede granata, della passione granata. Poi c'è il lato culturale, da tenere in considerazione. Per essere precisi è proprio questa la ragione per cui il Comune di Torino ha messo un milione e mezzo di euro nel progetto e per cui la Regione Piemonte ha messo altri tre milioni e mezzo. Non si spendono denari pubblici per costruire un impianto privato, ma per restituire un impianto e un polo culturale a tutta la città"

Quanto il Museo del Toro al Filadelfia può agevolare a trasmettere quel senso di appartenenza anche per i giocatori, dai più piccoli fino alla Prima squadra? "Il Filadelfia in origine era esattamente questo. Ci raccontavano gli ex calciatori che crescendo per raggiungere gli spogliatoi per ragazzi passavano davanti allo spogliatoio della Prima squadra. Così iniziavano a dare un'occhiata un po' timida verso quello che è un mondo a cui si sarebbero affacciati nel giro di qualche anno. Quindi crescevano con la maglia granata appiccicata sulla pelle e così davano tutto in campo. Ma c'è anche un altro valore importantissimo. Quando poi questi ragazzi andavano via da Torino perché la carriera li portava altrove, restavano comunque legati al Toro in qualche modo. E così se vedevano qualche giocatore interessante lo segnalavano al Torino, diventando un scouting gratis e un modo per far conoscere il mondo granata fuori da Torino".