Nella pagella post-Milan Raoul Bellanova è stato definito su queste colonne "corpo estraneo". In effetti, l'intesa coi compagni latita e l'ex laterale dell'Inter non riesce ancora a isolarsi nell'uno contro uno e nemmeno a difendere (lampante in tal senso l'azione del 3 a 1 dei rossoneri, quella dello scambio tra Leao e Theo Hernandez). Già con il Cagliari all'esordio in Serie A con la maglia granata non aveva rubato l'occhio, soprattutto nei movimenti dalla cintola in su. A maggior ragione gli interrogativi sopraggiungono dopo la prestazione ampiamente insufficiente di San Siro. Per ora chi pensava che con Bellanova fosse stato fatto un passo in avanti rispetto che con Wilfried Singo deve ricredersi. Tuttavia, non è giusto affrettare bilanci e giudici perché siamo soltanto agli albori della stagione e Bellanova ha le sue attenuanti, quindi è destinato a progredire e crescere nel prossimo futuro.
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Bellanova, avvio in salita con il Torino e ora Lazaro lo insidia
Le attenuanti di Bellanova: ritardo di preparazione e di conoscenze del gioco di Juric
—Innanzitutto, ha avuto la sfortuna di entrare in un collettivo che nelle prime due giornate di questa Serie A ha faticato parecchio, tanto che a Milano n'è venuta fuori, a detta anche di Juric, la peggior partita da quando lui è allenatore del Torino. I granata hanno faticato e di conseguenza un nuovo innesto come Bellanova non ha potuto ambientarsi molto facilmente. Un conto è entrare in un collettivo che gira al massimo, un altro è farlo in un collettivo che zoppica. Sono stati così accentuati tutti i ritardi di conoscenza dei suoi nuovi compagni e dei movimenti richiesti da Juric. Emblematica, in tal senso, un'incomprensione con Vlasic nel corso del primo tempo al "Meazza". In secondo luogo, Bellanova ha perso i primi dieci giorni di preparazione, in seguito è stato frenato da un infortunio muscolare e questo ritardo, gioco forza, si sta facendo sentire sia in fatto di conoscenza sia in fatto di intensità fisica. Insomma, la sensazione attuale è che Bellanova abbia bisogno di tempo per arrivare a dare quel tipo di garanzia che offriva Singo, tempo che un po' tutti sotto la Mole speravano di non dover attendere. Per questo non è da escludere che in vista del Genoa Juric possa decidere di spostare Valentino Lazaro sulla destra, come si è visto nel finale del match di San Siro col Milan.
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