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Andrea Belotti festeggerà nella Scala del Calcio di San Siro le 200 partite nel Torino. Sfiderà un altro bomber di razza come Romelu Lukaku. Il gol alla Bosnia-Erzegovina con la maglia della Nazionale azzurra ha permesso all’Italia di concludere al primo posto il girone di Uefa Nations League, dove Belotti se la vedrà nelle final four, tra l’altro, con il Belgio di Lukaku (le altre due qualificate sono Spagna e Francia. Prima, però, c’è il duello nelle squadre di club, tra Inter e Torino. Belotti e Lukaku trascinano con i loro gol le formazioni di Antonio Conte e Marco Giampaolo. Tuttavia, il loro apporto non si vede soltanto sotto porta. Sono due giocatori fondamentali nelle rispettive squadre, sono due leader indiscussi ed indiscutibili dello spogliatoio nerazzurro e di quello granata.
I GOL - I numeri stagionali di Lukaku e Belotti sono già importanti. Il “Gallo” ha segnato fin qui 6 gol in campionato, mentre il belga ha siglato sette reti tra Serie A e Champions League. Lukaku tornerà titolare questo pomeriggio, dopo aver smaltito completamente l’infortunio agli adduttori che l’ha costretto al forfait contro Parma e Real Madrid. Belotti, invece, ha sempre giocato, saltando soltanto l’ultimo quarto d'ora contro la Lazio per una contusione che l’aveva messo in dubbio per la gara di Marassi contro il Genoa. Riassumere, però, l’apporto di Lukaku e Belotti rispettivamente per Inter e Torino solamente con il numero di reti siglate dall’uno e dall’altro sarebbe riduttivo. Abbiamo già detto del loro peso specifico nello spogliatoio che si traduce in campo in un grande sacrificio, sebbene il sacrificio di Lukaku sia diverso rispetto a quello di Belotti.
TOP-PLAYER - Il belga ha più centimetri e più chilogrammi a disposizione rispetto al granata. Il suo sacrifico diventa funzionale per il modo di giocare dell’Inter di Conte. Quando i nerazzurri sono in difficoltà nella costruzione del gioco, si affidano al lancio lungo verso Lukaku. Il belga protegge palla, alcune volte prende fallo, altre volte fa la sponda. Anche Belotti sgomita e si spende per la squadra, ma lo fa in modo differente rispetto al belga. Getta il cuore oltre l’ostacolo in ogni istante e al tempo stesso è il catalizzatore offensivo del Torino. Belotti può tutto: allargarsi, dettare la profondità, difendere la posizione in mezzo all’area di rigore. Uno dei temi di Inter-Torino, dunque, sarà rappresentato dal duello a distanza tra Lukaku e Belotti, i due top-player di nerazzurri e granata, i due punti di riferimento di Belgio e Italia. Oggi, dunque, il primo round, in attesa di tante altre battaglie stagionali.
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