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gazzanet
È tornato il buio sul Torino. La sconfitta del “Mapei Stadium” ha rappresentato l’ennesima occasione persa nella stagione granata. Due delle poche luci nella serata di Reggio Emilia, la città del tricolore, sono state, manco a dirlo, Salvatore Sirigu, autore di una parata extralusso su Francesco Caputo, e Andrea Belotti. Entrambi hanno confermato di essere troppo importanti per i granata, ma da soli non possono portare nelle casse della squadra di Walter Mazzarri i punti necessari per rendere la stagione finalmente soddisfacente. Sirigu e Belotti sono accumunati non soltanto dalle prestazioni positive in granata, ma anche dall’azzurro della Nazionale. Entrambi, infatti, sono in pianta stabile nella selezione di Roberto Mancini, ma puntano decisamente ad un ruolo ben più prestigioso rispetto a quello di comprimari al prossimo Europeo.
SIRIGU - Sabato sera sono stati osservati da vicino da Mancini, presente al “Mapei Stadium” per monitorare non soltanto Sirigu e Belotti, ma anche Armando Izzo e Manuel Locatelli del Sassuolo. Le prestazioni del portiere e dell’attaccante sono state nuovamente convincenti anche in ottica azzurra. Nel caso di Sirigu la scalata alla titolarità prosegue, a maggior ragione dopo l’errore di Gianluigi Donnarumma sul primo gol subito dal Milan in casa contro l’Udinese. L’estremo difensore sardo rappresenta più di un’alternativa per l’ex bomber della Lazio e della Sampdoria, anche perché con il Torino si sta dimostrando uno straordinario leader dentro e fuori dal campo. L’aspetto non è da sottovalutare in una Nazionale giovane come quella che ha in mano Mancini, nella quale per la prima volta in un grande appuntamento mancheranno alcuni punti di riferimento importanti del passato.
BELOTTI - Ben più complesso il discorso inerente a Belotti. Il concorrente del “Gallo” sta vivendo un momento magico. Ciro Immobile sta, infatti, segnando con una costanza e una regolarità impressionanti: 19 presenze in questa Serie A e ben 23 gol siglati. L’ex granata sta stracciando ogni record, ma non è ancora certo del posto da titolare a giugno ad Euro2020. Il perché si chiama Belotti. Anche il “Gallo”, difatti, sta disputando un’ottima stagione e ha delle caratteristiche che piacciono e non poco a Mancini. In primo luogo è più trascinatore rispetto ad Immobile e poi è più bravo a fare reparto da solo. Dunque, tante note negative a Reggio Emilia per il Torino, ma ancora una volta i due astri hanno brillato, anche sotto gli occhi attenti di Mancini.
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