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Belotti, subito un impatto importante: il Toro ha ancora bisogno del Gallo

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Un gol annullato e subito un maggior peso offensivo: Juric ha bisogno di un centravanti con caratteristiche diverse da Sanabria

Alberto Giulini

È un rientro che fa rumore quello di Andrea Belotti. Sicuramente per il tanto discusso gol annullato nel finale, ma soprattutto perché il Gallo ha fatto capire di avere ancora molto da dare a questo Toro. Ed i granata, dal canto loro, hanno avuto modo di comprendere quanto sia importante poter contare sul loro capitano.

IL RIENTRO - Contro il Venezia Belotti non ha avuto troppe occasioni per mettersi in mostra, tra la prestazione non particolarmente brillante della squadra ed un gioco spezzettato ai limiti dell'inverosimile. Ma il centravanti ha disputato il finale di gara con la sua solita grinta, lottando su ogni pallone e permettendo ai compagni di poter contare su un maggior peso offensivo. "Ho forzato un po’ col suo rientro perché so che quando gioca in casa lui si carica. E alla fine l’impatto importante lo ha avuto" ha raccontato Juric nel post partita. Segnali decisamente positivi, dunque: al rientro dopo settantasei giorni dalla lesione muscolare rimediata a Roma il Gallo si è subito riscoperto importante. E sarebbe stato probabilmente anche decisivo, se arbitro e Var non gli avessero "cancellato" il gol del 2-2 con una decisione che continua a destare più di qualche dubbio.

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CENTRAVANTI DIVERSI - Partita col Venezia a parte, il Toro può consolarsi col rientro di un giocatore molto importante che ora dovrà ritrovare la migliore condizione. Perché chiaramente Belotti non può ancora avere i novanta minuti nelle gambe, come ha spiegato Juric stesso nel post partita: "Ci vuole tempo, deve ritrovarsi ma la prima cosa importante è che si metta lui a posto fisicamente". Ritrovare un giocatore come il Gallo è fondamentale per il tecnico, che per le prossime gare potrà contare anche su un centravanti con caratteristiche completamente diverse rispetto a Sanabria. Il paraguayano è infatti ottimo nel far girare la squadra e aprire spazi, ma non è un bomber di razza e in partite particolarmente fisiche come a Udine e col Venezia fatica ad essere decisivo. "Si giocava molto con palle lunghe e loro riuscivano a tenerla e creavano casino in avanti con i loro attaccanti, a differenza dei nostri, troppo leggerini" ha analizzato Juric, sottolineando le difficoltà degli attaccanti granata contro i lagunari. In rosa c'è anche Pellegri,che però è ritenuto dal tecnico non ancora pronto a livello fisico, mentre Zaza è stato utilizzato nel tecnico solo in alcuni spezzoni finali.

IL DUALISMO - Il dualismo tra Belotti e Sanabria consentirebbe dunque di scegliere tra due giocatori di livello, ma sempre da alternare e non utilizzare insieme, nelle idee del tecnico. "Sono due prime punte e quando abbiamo messo due punte non abbiamo mai fatto niente. La squadra ha una fisionomia chiara, poi se vai in difficoltà ti inventi delle cose. Ma ho provato anche in allenamento e non li vedo insieme per le caratteristiche che hanno", ha spiegato Juric, ribadendo ancora una volta di non vedere possibile un Toro col doppio centravanti. Da questo punto di vista ieri Belotti ha mandato un primo segnale, dimostrando di avere le carte in regola per riprendersi la maglia da titolare al centro dell'attacco. Difficile che possa avvenire già nel derby, perché il Gallo ha bisogno di lavorare per ritrovare la migliore condizione. Ma il capitano, se sta bene, è ancora colui di cui ha bisogno questa squadra.

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