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"Quella di Genova è stata una vittoria importantissima per il Toro di Mazzarri, ma che non ha convinto in pieno. I granata hanno dovuto fare a meno del proprio capitano, Andrea Belotti e per questo Mazzarri ha varato un inedito 4-4-1-1 con Alejandro Berenguer falso nove. Lo spagnolo è tornato nell’undici titolare dopo più di due mesi dall'ultima volta e non ha offerto una prova indimenticabile. Tra le attenuanti c'è il fatto che abbia giocato in un ruolo che non si adatta alle sue caratteristiche. Possiamo dire con più di qualche ragione, quindi, che l'esperimento è fallito nonostante gli elogi a fine gara di Walter Mazzarri.
"Eppure la partita dello spagnolo non era iniziata in maniera così negativa. Fino a quando il pressing del Toro ha retto, la rapidità e lo spirito di sacrificio di Berenguer hanno aiutato i granata a limitare alla fonte il gioco genoano. Berenguer è mancato in un paio di occasioni in cui il Torino poteva rendersi pericoloso: Biraschi e Romero non hanno avuto difficoltà quando si è trattato di contenere le ripartenze granata.
"Nella seconda frazione, poi, la situazione è andata peggiorando e il numero 21 è calato fisicamente: il Torino si è abbassato e ha subito il ritorno genoano anche a causa del fatto che Berenguer non ha garantito punti di riferimento offensivi alla squadra. Nonostante il sacrificio e la voglia di incidere il 1995 spagnolo si è perso tra le maglie genoane e ha dimostrato di non poter essere un'alternativa valida come prima punta: se è vero che Mazzarri ritiene Zaza non più utile al progetto granata, a gennaio servirà un vice-Belotti.
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