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toro
A tre giornate dal termine con il pallone che scotta viene difficile parlare di tecnica e tattica, però la gara di oggi ha detto una cosa: il Toro gioca meglio con due punte.
Tutti i tentativi provati dai tre allenatori di giocare con moduli diversi hanno reso meno in termini di punti anche se forse le squadre erano più quadrate tatticamente e coprivano meglio il campo in fase difensiva. Però altro dato innegabile è che con qualsiasi schieramento il Torino ha subito dei gol incredibili e quello di oggi è una conferma (molto simile come dinamica all’azione che ha determinato il rigore domenica scorsa, palla dietro la difesa e taglio dell’attaccante non seguito adeguatamente).
Camolese ha avuto il merito di cambiare modulo in corso ed ha avuto ragione. Non che il Toro nel secondo tempo abbia sciorinato chissà quale spettacolo però con i tre là davanti ha creato i presupposti per le due reti realizzate, merito di Stellone che prima ha servito l’assist di testa per Bianchi e poi si è procurato la punizione che Rosina ha realizzato in maniera impeccabile. Per onor di cronaca c’è da sottolineare che con questo modulo si è concesso un po’ troppo campo soprattutto sulle fasce al Napoli, che non avrà giocato la partita della vita ma ha dimostrato che non ci stava a perdere in casa.
Nel primo tempo il Toro era partito bene impegnando Navarro in tre parate non semplici nel primo quarto d’ora, poi si era perso a controllare la partita, senza rischiare ma prendendo comunque gol.
La ripresa con il modulo diverso fruttava subito il pareggio con un gran gol di Rolando Bianchi che da quando è arrivato Camolese sembra tornato il guerriero di Reggio Calabria così come il mister lo ha pungolato, poi invece di spingere il Toro si è rintanato subendo il ritorno del Napoli e rischiando in più di una occasione, soprattutto perché i tre la davanti non rientravano adeguatamente come già detto prima.
Poi è arrivato il turno di Rosina che è tornato a segnare su calcio di punizione, ci voleva anche il suo apporto per raggiungere la salvezza, l’arrivo di Camolese ha rinvigorito pure il capitano che partita dopo partita ha offerto prestazioni sempre più convincenti fino a risultare determinante con il suo piede nei calci piazzati, certo ha giocato meglio domenica scorsa rispetto a oggi, ma il gol odierno ha un valore e soprattutto una difficoltà più elevata rispetto al rigore di domenica scorsa. Nel finale Stellone per poco non rovina le cose buone fatte prima con due deviazioni su tiri partenopei che per poco non causavano due autoreti, fortuna vuole che prima la traversa e poi Sereni hanno evitato che la palla entrasse beffardamente in rete.
Ripeterò fino alla noia anche se non c’è la controprova che se Camolese fosse arrivato a dicembre al posto di Novellino avremmo ora una classifica diversa e meno bestemmie da confessare; la salvezza comunque è ancora possibile anche se il gol di Volpi ha un po’ complicato le cose.
Le tabelle le lascio a voi anche perché ormai avrete già fatto tutti i calcoli del caso.
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