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Bianchi out, rabbia ma non preoccupazione

Redazione Toro News

Certo è un'ironia difficile da digerire, che dopo un'Estate in cui ha giocato tutte le amichevoli, ma proprio tutte tutte, Rolando Bianchi debba venire meno alla causa proprio quando arrivano gli impegni ufficiali:...

Certo è un'ironia difficile da digerire, che dopo un'Estate in cui ha giocato tutte le amichevoli, ma proprio tutte tutte, Rolando Bianchi debba venire meno alla causa proprio quando arrivano gli impegni ufficiali: prima la Coppa Italia, e poi soprattutto il campionato. Gli scherzi del destino sono duri a mandar giù specie quando non c'é nessuno con cui prendersela: la stessa parola “infortunio” contiene già tutta l'impotenza cui si trovano a far fronte staff societario e popolo del Toro, giacché non era possibile prevedere o gestire diversamente il guaio fisico che ha colpito il bomber.I problemi alla schiena non sono cosa rara tra la popolazione, e gli atleti non fanno eccezione. Anche se alcuni sanitari che hanno trattato la parte dolorante del dorso di Rolandinho hanno definito il guaio come “strano per un calciatore”. Nulla di inquietante, solo insolito. C'é ancora ematoma, non è proprio il caso di forzare. E l'ematoma galeotto ha portato Petrachi a cambiare strada, venerdì pomeriggio. Letteralmente: diretto a Lecce per definire la cessione di Di Michele ai salentini, il ds ha dirottato su Bologna, dove ha chiuso il doppio affare con i felsinei.Ha infatti cambiato strada anche metaforicamente, il dirigente granata: come vice-Bianchi voleva un giocatore di livello più basso rispetto a quello poi tesserato, ma il fatto di dover sostituire il centravanti per un periodo non di una/due partite, ma di quattro/cinque, l'ha deciso a puntare un attaccante di livello più alto come appunto Bernacci.Un mese o poco oltre: tanto durerà l'assenza dai campi da gioco del capitano. Non di più, ma è comunque un handicap di cui Lerda, alle prese con i tempi contingentati di un mercato povero e con un paio di infortuni che hanno minato la preparazione estiva, avrebbe fatto volentieri a meno; dovrà contare ora sulla fame di Bernacci, che vorrà guadagnarsi il diritto a giocare il più possibile anche una volta che Bianchi sarà tornato al suo posto.

(foto M.Dreosti)