La sorpresa più considerevole riguarda probabilmente il costo del trasferimento di Simone Verdi, approdato dal Napoli al Torino nel corso dell'ultimo giorno del calciomercato estivo. Se da un lato è confermata la formula dell'accordo (prestito con obbligo di riscatto al verificarsi di condizioni facilmente raggiungibili), dall'altro la cifra investita dal Torino risulta più bassa di quanto era emerso in precedenza. Sono stati infatti 21,4 (e non 25) i milioni spesi dal presidente Cairo, tra prestito e riscatto compresi gli oneri accessori, per assicurarsi l'attuale numero 24 granata. Una cifra che in ogni caso conferma Simone Verdi come il giocatore più costoso della storia del Torino, davanti a Simone Zaza. Non resi noti dal bilancio in analisi, invece, gli eventuali bonus economici pattuiti da Torino e Napoli per il trasferimento. Ma, è doveroso specificarlo, eventuali bonus graverebbero sul bilancio del 2020.
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Bilancio Torino 2019, sorpresa Verdi: ecco quanto è costato davvero
Tra le altre voci iscritte allo Stato Patrimoniale nel paragrafo "I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori" emergono anche ulteriori elementi. Come il prezzo pagato dal Torino per il riscatto di Ola Aina dal Chelsea (9,8 milioni di euro) o quello, già noto, del riscatto di Koffi Djidji dal Nantes (3 milioni di euro). Da segnalare anche i 2,3 milioni versati all'Inter per il riscatto di Ansaldi (arrivato nel 2017 con la formula del prestito biennale con obbligo di riscatto) e il milione versato nelle casse del Genoa in seguito "alla maturazione di un premio di rendimento in relazione al
trasferimento del calciatore Armando Izzo".
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