Ma quali sono le cause di questo passivo? In primis c'è da considerare la situazione dei risultati precedenti, che già faceva presagire la possibilità di vedere il Torino nuovamente in rosso anche nel 2020. A dare la stangata decisiva ai conti del club granata c'è stata poi anche la pandemia di Covid-19, che ha drasticamente ridotto tutte le principali fonti di ricavo del club: dagli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti, fino alla contingente crisi degli sponsor e i minori ricavi derivanti dai diritti tv.
L'inchiesta
Bilancio Torino 2020, conti in rosso per il terzo anno di fila: le cause
Più nello specifico, si legge sul bilancio d'esercizio del club: "Le misure restrittive adottate dalle autorità per il contenimento della pandemia non hanno consentito di disputare le gare con la presenza di spettatori con una conseguente significativa flessione dei ricavi da stadio. Anche i ricavi derivanti da accordi di sponsorizzazione e pubblicitari sono stati impattati negativamente dalla diffusione della pandemia con una flessione legata sia alla disputa delle partite a porte chiuse (pubblicità locale ed iniziative speciali legate alla presenza di spettatori) sia ad una generale debolezza del mercato pubblicitario. La diffusione del Covid-19 ha infine determinato una generale flessione del valore di mercato dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori con la conseguente difficoltà a realizzare proventi dalla loro cessione".
Ma veniamo ora ai numeri. Nel 2020 il Torino ha fatto registrare: un decremento dei ricavi da stadio di 5,6 milioni di euro, un decremento dei ricavi derivanti dalla cessione dei diritti televisivi di 13,2 milioni di euro, un decremento dei ricavi commerciali di 1,9 milioni di euro e un decremento degli altri ricavi della gestione pari a 1,6 milioni di euro.
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