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Il tema

Bilancio Torino 2021, per Zima sforzo importante. Ricci-Pellegri: ecco le cifre

Lorenzo Bonansea

I granata devono cercare di ripartire dai giovani: ecco quanto costa (e costerà) il futuro del Toro

Come ormai da 8 anni a questa parte, qui su Toro News ci impegniamo a presentarvi nel dettaglio il bilancio economico granata, cercando di sviscerarne gli elementi più interessanti e curiosi.Come avete certamente letto nei giorni scorsi su queste colonne, il rendiconto di quest'ultimo esercizio non sorride ai granata: un tempo virtuoso in questo campo, il Toro ha infatti registrato un passivo nel 2021 pari a -37.8 milioni, ennesimo rosso dopo i tre esercizi negativi del triennio precedente.

Un trend sicuramente negativo quello in cui sono invischiati ormai da tempo i granata, e che gioco-forza avrà sicuramente un impatto non di secondo piano sulle future mosse di mercato. Il Torino di Cairo, ormai è chiaro da anni, è una società che fa dell'autofinanziamento la propria strada maestra, e - bilancio 2021 alla mano, sembra quindi scontata la necessità di portare a termine in estate almeno una cessione eccellente che possa dare respiro alla società e avviare un nuovo ciclo di plusvalenze. Anche perché, e qui veniamo al tema di questa puntata, il Toro sembra voler puntare nuovamente su profili giovani e "futuribili", cercando di lasciarsi alle spalle alcuni investimenti sbagliati del passato (leggi: Zaza e Verdi su tutti).

LE CIFRE - Contabilizzati nel bilancio 2021, il Torino ha infatti già registrato diverse operazioni in questo senso, tra acquisti e prestiti. Uno su tutti, l'acquisizione a titolo definitivo del classe 2000 David Zima per 5.4 milioni di euro. Un prospetto che il Toro adesso deve cullarsi a dovere, cercando di plasmarlo (similmente a quanto fatto con Gleison Bremer) per farlo diventare un giorno il nuovo punto di riferimento della difesa granata. La cifra più alta, però, che fa riferimento all'acquisto di un calciatore è quella che riguarda Antonio Sanabria: l'attaccante paraguaiano, infatti, è stato acquistato a titolo definitivo per 6.5 milioni di euro, e in questa stagione ha finora disputato 27 partite e segnato 5 gol. Non un grandissimo ruolino. Chiude la voce degli acquisti, Magnus Warming, attaccante ancora acerbo, per il quale il Torino ha speso 900mila euro per l'intero cartellino.

PRESTITI - E i tanti prestiti? Una domanda spontanea, perché dalla situazione dei numerosi giocatori "prestati" che il Toro ha in casa passerà buona parte del futuro granata. A livello puramente economico, la cifra che possiamo ricavare dal bilancio è pari a 3.6 milioni e fa riferimento ai prestiti onerosi (sommati) di Rolando Mandragora e Josep Brekalo, e degli ormai "ex" Amer Gojak e Federico Bonazzoli. I primi due saranno al centro di diverse e importantissime valutazioni a fine anno, poiché su di loro pende un diritto di riscatto mica da poco, così come si valuterà attentamente il futuro (e dunque il diritto di riscatto) di Dennis Praet e Marko Pjaca, i quali però - stando al bilancio 2021 - sono approdati al Torino in prestito gratuito.

I NUOVI - Infine, un capitolo a parte meritano quei colpi portati a segno nell'ultimo mercato invernale ma che saranno contabilizzati solamente nel prossimo esercizio economico. Guida la fila Samuele Ricci, arrivato al Torino in prestito oneroso di 1 milione, con obbligo di riscatto a 7.5 milioni al compimento di determinate condizioni contrattuali; segue Pietro Pellegri, prelevato gratuitamente dal Monaco con un diritto di riscatto fissato a 6 milioni; Demba Seck, attaccante classe 2001, per il quale il Torino si è esposto immediatamente, versando 3.5 milioni di euro nelle casse della Spal per l'acquisto definitivo. Parentesi finale per lo sfortunato Mohamed Fares: l'esterno sinistro è arrivato in prestito gratuito con diritto di riscatto a 5 milioni, prima che l'infortunio  al ginocchio gli impedisse di esordire con la maglia granata.