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di Stefano Rosso – Con l'arrivo di gennaio e dell'Albinoleffe all'Olimpico si conclude il girone d'andata del campionato di serie B e si giunge al fatidico giro di boa, il primo momento reale dell'anno in cui si...
di Stefano Rosso – Con l'arrivo di gennaio e dell'Albinoleffe all'Olimpico si conclude il girone d'andata del campionato di serie B e si giunge al fatidico giro di boa, il primo momento reale dell'anno in cui si può abbozzare un bilancio e durante il quale è necessario guardare oltre per confermare o stravolgere quanto di buono o cattivo è stato fatto.
Il Torino si affaccia sul girone di ritorno con l'invidiabile media di 2,05 punti a partita raccolti grazie a dodici vittorie a fronte di soli cinque pareggi e tre – di cui una, quella di Padova, ancora sub judice – sconfitte, tutte maturate in trasferta. Se si ripercorre a ritroso il cammino del Toro di Ventura, però, ci si può facilmente ricordare che all'inizio della stagione, dopo le magre prestazioni contro Cittadella e Brescia, i Granata sembravano patire l'impatto con l'Olimpico ottenendo risultati roboanti in trasferta – 2-1 in rimonta ad Ascoli e Genova contro la Samp, 3-1 a Verona – e stentando tra le mura amiche. Per ribaltare questa statistica c'è voluta la trasferta di Gubbio, undicesima giornata, all'alba di novembre: prima sconfitta stagione ma soprattutto prima prestazione che non convincendo particolarmente sul piano del gioco e dell'incisività ha decretato il netto cambiamento di rotta dei Granata che successivamente raccolsero due magri pareggi contro Sassuolo e Crotone per poi interrompere la corsa contro Padova e soprattutto Modena.
Il nuovo anno è però alle porte ed è necessario ripartire con i buoni propositi di inizio stagione: a settembre in pochi annoveravano il Torino tra le principali favorite al primato in graduatoria e la truppa di Ventura, consapevole dei propri mezzi ma senza proclami, ha sapauto stupire anche gli scettici. In questo girone di ritorno sarà necessario ricominciare con medesimo piglio, azzerando tutti i risultati ottenuti nella prima parte di stagione per ripresentarsi ai blocchi senza arroganza né eccessiva superbia: bisogna tornare a giocare per mantenere l'imbattibilità, casalinga e non, il più a lungo possibile perchè, come ha insegnato lo stesso Ventura dal suo arrivo all'ombra della Mole, qualsiasi buon attacco necessita anzitutto di una difesa insuperabile.
(foto M.Dreosti)
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